venerdì 29 gennaio 2016

Il fine giustifica i mezzi - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con il fine giustifica i mezzi

Vi è una categoria di uomo che per poter raggiungere il proprio scopo possiede una perseveranza e resistenza tale da essere considerato pari ad un monaco in ritiro spirituale


Quest’uomo farà di tutto per farsi credere interessato a voi, per farvi sentire le più belle e desiderate, ma soprattutto vi ascolterà imperterrito, vi asseconderà nei vostri dubbi ed incertezze, vi darà consigli che si dimenticherà non appena vi saluterà, tutto per raggiungere il proprio fine. Un vero principe azzurro… 

Può accadere che la donna se ne accorga e decida di stare al gioco, consapevole che altro non può essere che godere del momento, assaporare la favola come se tale fosse prima di immergersi nella vita reale.

Non tutto è perduto, non tutto poi può essere così negativo. Perché se è vero che il fine giustifica i mezzi, è anche vero che il fine può essere inaspettato e produrre differenti conseguenze.

Infatti, quasi sempre l’uomo si interessa alla donna solo per pura attrazione fisica e dunque per un fine ben preciso. Naturalmente, a noi piace convincerci che oltre a questo ci sia dell’altro, che non sia solo affascinato dalla volgarità dell’aspetto esteriore, ma anche dalla finezza di quell’interiore. 
Definire qualcosa impossibile mi sembra arduo, diciamo solo che questo nostro pensiero è molto alla Walt Disney, ma per carità potrebbe anche accadere.

Tuttavia il più delle volte il fine è ben preciso, solo che come accennato, molto spesso per raggiungerlo c’è bisogno di una vera e propria ricerca, accuratezza e precisione maschile: insomma non tutte noi siamo disposte a concedere quel fine senza nemmeno un po’ di sforzo, per lo meno la consapevolezza che se lo siano sudato!



Proprio qui sta la nostra astuzia, non sempre accade, ma molto spesso avviene. 
L’impresa cavalleresca dell’uomo diviene la sua trappola: egli viene ammaliato dalla donna e raggiunto il suo fine, cade in quella ragnatela che quest’ultima ha tessuto, sapientemente, attorno a lui. 

Il gioco è fatto, entrambi hanno raggiunto il loro fine: l’uomo è affascinato, non solo attratto e forse potrà decidere di mettersi in gioco.

Spetterà ad entrambi scegliere dove direzionare i segnali fraintesi mai intesi.
Del resto il fine giustifica i mezzi e noi tutte dobbiamo prendere atto che gli uomini hanno in mente, principalmente, quel fine. Però è giusto non fare di tutta l’erba un fascio e per cui, ad onor del vero, spezzare una lancia in favore del genere maschile.
Infatti è possibile che la bramosia dell’uomo nel raggiungere il famoso vaso di Pandora, lo porti ad innamorarcisi e dunque una volta aperto, inesorabilmente, decida di sceglierlo definitivamente.

La questione è questa: l’uomo è concreto e poco fantasioso, non è alla ricerca di qualcosa, ma se la trova sulla sua strada, l’accoglie di buon grado. Non ama parlare di quello che accade, non ama proprio pensare ai suoi sentimenti, per lui le cose accadono se devono accadere, altrimenti fa lo stesso e prosegue per la sua strada. 

Qui vi è la maggior differenza con le donne: per noi è impossibile trascurare i sentimenti, non pensare al dopo e ancor più incredibile lasciarsi scappare la situazione dalle mani, faremmo di tutto per chiarire, approfondire e spiegare. 

A questo va aggiunto che in ognuna di noi vi è un estremo desidero di essere “l’unica e speciale” e dunque, la possibilità che l’uomo scelga qualcun’altra o non scelga, ci destabilizza notevolmente e, conseguentemente, ci solleva le continue domande e i continui perché.



Possiamo decidere di assumere l’atteggiamento maschile e ridurre il tutto, anche per noi, al fine.

Nonostante ciò, dopo poco saremo insoddisfatte, perché c’è anche da dire che una volta giunte alla fine, bisogna, prima di tutto, sperare in una buona conclusione e, in secondo luogo, che questa non ci lasci con la sensazione che forse il vaso di Pandora era più interessante avvolto dal mistero.

#merendinaclassica


martedì 26 gennaio 2016

50 gocce di Lexotan

Mi è sembrato di capire che da ieri Mr. Grey è single?
Dopo anni di autocensura ho visto "50 sfumature di grigio", ero prevenuta, conoscevo la trama, avevo letto svariati commenti e un centinaio di parodie, ma nessuno mi aveva veramente preparato a come sta Mr.Grey in jeans.
Sono una merendina di quarant'anni e se avessi saputo che vestendomi da sfigata avrei rimorchiato Mr.Grey, mi sarei certamente evitata anni di shopping e centinaia di chilometri su tacco 12.

La sorpresa è che vestendomi da figa, mangiando pane e acqua e camminando su trampoli da circo, ho avuto la fortuna di incontrare solo uomini che se ne guardavano bene dal frustarmi, ma anche dal messaggiarmi mille volte al giorno, regalarmi un Mac nuovo per chattare, farmi trovare una macchina fiammante in strada, venirmi a prendere in un locale di notte rivestendomi da testa a piedi, portarmi in attici da 50.000 mq. con pianoforte a coda, cacciare la madre a pedate per stare con me, farmi il bagno, fare sorprese ogni dieci minuti, farmi passare a prendere al lavoro e lasciarmi dormire sola in un letto a due piazze...

Va decisamente rivalutato il concetto di sculacciata!

Però l'uomo dei desideri per i miei gusti vola troppo e non intendo "in alto", intendo troppo in aereo, perchè in fondo passino le frustate, passino le cinghie, passino le corde, passino tutti gli strumenti di tortura, ma la vera tortura è dover fare ogni giorno ore di aereo, di elicottero, di deltaplano, di aliplano, avendo a disposizione 50 macchine con altrettanti autisti, io quel contratto non avrei mai potuto firmarlo perché alla pagina 4 della riga 12 del capitolo 8 del comma 3 dove viene chiaramente indicato che la "sottomessa" non può assumere droghe, avrei dovuto implorare la clausola: io non mi drogo ma tu non farmi più volare, altrimenti mi servono necessariamente 50 gocce di Lexotan per stare con te!



















L'unico momento dove ho riconosciuto le 50 sfumature di grigio è nel cassetto delle cravatte di Mr.Grey, per il resto ho notato una sola nota di colore, per nulla sfumata fatta di un trentenne veramente figo, pieno di soldi, con tante passioni, un indescrivibile numero di patenti, un inarrivabile attico, con un incontenibile desiderio di sesso che cercava di far firmare un contratto legalmente "invalido" a una ragazza che ha deciso di buttare via lo stage più interessante della sua carriera.

Allego il mio CV per Mr.Grey ... LIBERA SUBITO #merendinacreativa

lunedì 25 gennaio 2016

DIPINGIAMO Storie - SPAZIO all'ARTISTA

Estate 1999, riviera romagnola, sole, mare e DUE AMICI quattordicenni inseparabili che giocano a carte.

Silvia: Miche' cosa vuoi fare da grande?
Michele: Io voglio fare l'artista!!!
Silvia: Che bello, allora io scriverò di te!

Inverno 2016, #merendinaclassica oggi vi presenta Michele: occhi verdi, moro e napoletano verace, insomma a prima vista potrebbe sembrare un attore, invece ha preferito lavorare "dietro le quinte".  
Ufficialmente è SCENOGRAFO, ma nella vita di tutti giorni è un'artista a tutti gli effetti.


Foto Michele Silenti
Autoritratto Michele Silenti Artist

Diamo SPAZIO alla CREATIVITÀ e ai progetti nati dal CUORE.

Michele per me è come se fosse un fratello, ha trascorso molti momenti difficili e tormentati proprio come i grandi artisti.

DIPINGERE per lui è un modo di VIVERE, per ricordare le persone che ha perso, ma che sa che gli sono sempre accanto, per sfogare ogni EMOZIONE in gesti e colori, per gestire il suo tempo e la sua creatività in LIBERTÀ.


Notte Stellata sul Golfo di Napoli - Michele Silenti Artist


Un giorno gli ho chiesto: "perchè dipingi?"



E lui: "credo che l'arte sia l'unica vera forma d'amore sincera e duratura che ha l'uomo, la si ama incondizionatamente, credo ciecamente nella forza dell'arte, qualunque essa sia, l'arte salva il mondo... e forse salverà me!"
Emoticon smile
Composizione Notturna - Michele Silenti Artist
Ghiandaia - Olio su cartoncino - Michele Silenti Artist



La nostra amicizia ha lunga data, siamo la milanese e il napoletano

Ovviamente, io da vera milanese cerco di "incrociare le agende" per vederci e lui, da vero napoletano, ama Milano!


Milano - Porta Ticinese - Matita e pastello su cartoncino - Michele Silenti Artist


Avete presente quando anche se non ci si vede da tanto con qualcuno, appena ci si incontra è come se non fosse mai passato il tempo?



Ecco io con lui mi sento a CASA, siamo FAMIGLIA e in un attimo, anche se ormai trentenni, ci ritroviamo insieme al mare, a giocare a carte...

Potrei continuare a raccontarvi un sacco di storie su come ci siamo catapultati con il Risho o quando bucavamo il coprifuoco o quando ancora ci aiutavamo a vicenda per conquistare il "ragazzo/a" del momento.

Ma questa è un'altra STORIA...

Quindi 
SPAZIO all'OPERA D'ARTISTA!




“Prima sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni.”    Vincent Van Gogh

Notturno Partenopeo in bianco e nero - Olio su cartoncino ruvido - Michele Silenti Artist
"Nero a Meta'" - Matita, Olio, Pennarello su cartoncino - Michele Silenti Artist
"Il Principe"- Matita, Olio, Pennarello su cartoncino 

Come contattare MICHELE? 

#Facebook: Michele Silenti Artist
















#merendinaclassica




venerdì 22 gennaio 2016

Segnali fraintesi, segnali mai intesi - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con segnali fraintesi e segnali mai intesi


Accade nelle favole che la principessa e il suo principe si riconoscano sempre: ricordiamoci in quante storie, la principessa riconosce il proprio lui in una semplice ranocchia o viceversa quest’ultima venga riconosciuta nelle sembianze di un cigno… 

Ecco nella realtà seppur della stessa sembianza umana è più probabile per noi riconoscere nel nostro gatto un totem Maya che in un uomo il nostro lui e, soprattutto, viceversa!

Ammettiamo che sia davvero difficile perché purtroppo la persona giusta, ponendo che esista, non si presenta a noi circondata da uccellini canterini o trasportata dal vento, ma molto spesso ci passa accanto senza nemmeno accorgersi di lei. 

A questo si aggiunga tutta la vasta gamma delle complicazioni relazionali con il prossimo in generale, con il sesso maschile nel particolare


È stupefacente come due linguaggi simili siano completamente differenti e opposti. Il linguaggio mentale della donna e quello fisico dell’uomo procurano un elevato e indecifrato numero di segnali fraintesi e perlopiù mai intesi. Seppur a volte entrambi cerchino di mettersi nei panni dell’altro, a rischio di un’evidente crisi di identità, i risultati non potranno essere né positivi, né edificanti.

Molto spesso, è vero, noi donne siamo convinte di lanciare dei messaggi chiari precisi e invece, la realtà dei fatti è differente. 
Potrà accadere che l’uomo non percepirà nessun segnale: egli proseguirà la sua vita ignaro di quello che la donna gli starà trasmettendo. 
Facciamo un esempio: la donna si accorgerà che sarà affascinata dall’uomo in questione e dato che “l’iniziativa uccide”, deciderà, astutamente, di farsi comprendere attraverso dei codici segreti... 

1. Cercherà di attirare la sua attenzione e primeggiare con sguardi ammalianti.

2. Constatata l’inefficacia del primo tentativo, utilizzerà la parola, vale a dire unirà sguardi, atteggiamenti fisici e parole per far capire all’uomo il suo interesse.

3. Le parole in principio assumeranno le sembianze di metafore velate. 
4. Le metafore diverranno pian piano sempre più concrete e semplici. 

Risultato della tattica: nessun successo.

Così la donna si troverà in difficoltà e dovrà scegliere se abbandonare l'impresa o affrontarla. 

E se decidesse di prendere in mano la situazione? 
la donna decide di svelare ogni cosa. Seppur la totale verità dovrebbe eliminare ogni dubbio e ogni fraintendimento, così non sarà. 
L’uomo potrebbe rammaricasi di averla illusa, facendo finta di non aver davvero compreso le sue intenzioni. Egli la considererà solo come amica e non vorrà che questo rapporto si rovini. 

Per favore, non ci prendiamo in giro, ricordiamo all’uomo che questa è la scusa femminile per eccellenza, per evitare delle relazioni e scansare con delicatezza corteggiatori insistenti, per cui si impegnasse almeno a trovare una giustificazione originale!

Accade, quindi, che a volte tutti questi segnali fraintesi non portino a nulla, ma raramente può succedere che il rifiuto dell’uomo si trasformi pian piano in corteggiamento. 
Egli si accorgerà, o meglio inizierà a pensare che forse varrà la pena di provarci e dunque si concederà alla donna, quale atto di altruismo!

Tutto dipenderà sempre dal fattore dei segnali, voglio dire è naturale che se la donna si dichiarasse all’uomo definendosi innamorata di lui o comunque con eccessivo ardore, la situazione sarà da ritenersi ben che conclusa.

La verità va detta, ma con moderazione.

Viceversa, potrà accadere che i segnali fin dall’origine fraintesi, abbiano comunque prodotto un risultato concreto: una storia. 

Nonostante tutto, arriverà per ognuno il momento del confronto, e il fraintendimento nascerà, i segnali diverranno eloquenti, si trasformeranno in problemi e la storia terminerà.

In conclusione, i segnali potrebbero essere intesi o fraintesi, è tutto un gioco di equilibri.




#merendinaclassica



mercoledì 20 gennaio 2016

Te lo dico sottovoce

#spazio alla lettura

Prendete l'amore sconfinato per gli animali, aggiungete una bella dose di romanticismo, un pizzico di fortuna, un pizzico di Sfortuna, shakerate con altruismo, dedizione ed un cuore carico d'amore ed otterrete il cocktail perfetto, quello creato da Lucrezia Scali nel suo romanzo "Te lo dico sottovoce".


Foto Lucrezia Scali

Divorato in un giorno e mezzo, il libro racconta la storia di Mia, della sua seconda opportunità di essere felice. Parla di rinascita, di riscatto e di speranza ma soprattutto sono i sentimenti genuini, quelli puri e veri i reali protagonisti.


Foto di Pamela Lodolo
Mia è una veterinaria di successo, con una clinica avviata nella quale lavora con la sua migliore amica Fiamma e con Antonio.
Oltre alla cura degli animali, la clinica segue altri due progetti, il soccorso e recupero degli animali maltrattati e la pet therapy per i bambini ricoverati in ospedale. È proprio nello svolgimento di queste attività che scopriamo il cuore di Mia, un cuore grande, pieno d'amore da dare, ma anche un cuore rotto da un doloroso passato che riaffiora sempre e prepotente.

Ma si sa, non c'è niente come un nuovo amore e tanta determinazione per riuscire ad avere una seconda possibilità nella vita.
Solo che sul cammino di Mia si affacciano contemporaneamente due uomini: il bel dottor  Alberto, stimato nell'ambiente medico, di ottima famiglia, come quella da cui proviene Mia, e l'irriverente e arrogante Diego, poliziotto con cui Mia collabora per il salvataggio degli animali.


Foto di Pamela Lodolo
Si scopriranno gli altarini di entrambi e, con somma rassegnazione, Mia crederà che il suo destino sia di rimanere sola, o meglio, sola col suo cane Bubu, la sua clinica veterinaria, i bambini della pet therapy, ma senza l'amore di un uomo, quell'amore ormai perduto e che Mia crede sia impossibile ritrovare e riprovare.
Foto di Pamela Lodolo

E il principe azzurro? E la seconda chance? 
Ve lo dico sottovoce......

Sarà perché amo gli animali, sarà perché Mia è un personaggio genuino, un'eroina dei nostri tempi, sarà perché tutti vorremmo essere altruisti e donarci agli altri come lei, sarà perché le storie d'amore travagliate sono magnetiche, sarà perché è scritto così bene che ti sembra di essere parte della storia, ma quando l'ho finito ho pensato subito che sarebbe una trama perfetta per un film!

Nel prossimo post vi dirò a chi farei interpretare i vari personaggi, leggete il libro e pensateci anche voi...


 #merendinasostanziosa

venerdì 15 gennaio 2016

Tutta colpa della Walt Disney! - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con la Walt Disney

Ebbene, ammettiamolo c’è un’alta concentrazione di bambine cresciute a suon di canzoni e cartoni Walt Disney
Tutte, ancora, ci emozioniamo nel rivedere i classici cartoni animati e tutte, volenti o nolenti, siamo rimaste soggette alle favole: il principe azzurro che viene a salvarci, l’uomo galante che ci tratta come un fiore e nel caso tentasse una sgarberia, sarà solo un brutto sortilegio recatogli dalla strega cattiva.

Riflettiamo: la Walt Disney ha sempre dipinto il bene e il male, la cosa giusta e la cosa sbagliata, senza approfondire le sfumature e così è stato anche per l’uomo. 

Tutte le fanciulle trovano il loro principe un po’ per caso ed egli è il bene assoluto: sovrasta draghi, castelli, trappole per salvare la sua principessa che tratta con la cura che si riserva ad una rosa in una teca. 
Persino la Bestia, de La Bella e La Bestia, viene ammansita e diventa la bestia perfetta! 

Questo rappresenta il dramma dell’infanzia che prosegue nell’adolescenza e diviene una certezza con l’età della ragione.

Questa fantasia è sempre stata presente, prima di Walt Disney in altre epoche con altri mezzi e si perpetua da sempre.
La cosa interessante è che mentre nelle donne si è radicata nel profondo, agli uomini, anch’essi solo per riflesso colpiti dal medesimo processo, niente del buon principe è rimasto impresso, ma anzi in questi vi è una sincera ironia e beffardia per chi invece è caduta preda di questo sortilegio.
Da qui nascono i problemi: qualsiasi donna anche la più astuta e meno romantica, si vedrà colta, in un momento di debolezza, dal desiderare nel credere alle favole. 
Ci sono le più illuse e le meno, ma nel profondo di ognuna qualsiasi atteggiamento maschile negativo vuol essere travisato e aggiustato secondo le proprie certezze; un po’ per evitare di soffrire e un po’ per credere che il principe esista davvero…

È una dura realtà da accettare, ma è significativo imparare a conoscerla ed affrontarla. Nonostante tutto nelle donne rimarrà sempre un innato desiderio nel sperare

Non tutto è perduto, probabilmente per ognuna di noi esiste il principe azzurro, forse è molto difficile incontrarlo oppure è molto semplice, solo che non ci si accorge di lui… 

Ogni donna può e deve sognare, le favole esisteranno per sempre ed è giusto provare a inseguirle, del resto ognuno vuole come conclusione della propria storia il fatidico: 
E vissero felici e contenti”.

#merendinaclassica


mercoledì 13 gennaio 2016

CIOÈ... Parliamone! SPAZIO agli ANNI '90

Proprio l'altra sera parlavamo tra amiche dei "bei tempi passati", sono quelle cose che all'alba dei 30 anni ti capita di fare, per poi sentirti un attimo dopo come tua nonna, quando ti raccontava della sua giovinezza...

Comunque, stavamo ricordando con un senso estremo di NOSTALGIA, il periodo del CIOÈ, ve lo ricordate?


Prima di ogni cosa la COPERTINA di STICKERS davanti e dietro, una vera GIOIA, non solo... gli inserti tanto attesi di ogni settimana e i POSTER
Alzi la mano chi non si ricorda il poster di DI CAPRIO in TITANIC?


Ma soprattutto, la MERAVIGLIOSA RUBRICA delle domande senza senso sul SESSO, abbiamo trovato nel nostro archivio, qualche piccola testimonianza:

1. È possibile fare l'amore quando si è vergini? (D.V. '83)
2È vero che si può rimanere incinta con un semplice bacio? (Bilancina ’84) 
3. È vero che per far crescere il seno bisogna mangiare molti funghi? (Anonima '98)

Per non parlare di 
TOP GIRL, l'altra indimenticabile rivista che faceva sentire noi ragazzine di 14 anni più grandi e "vissute"...e già attente al LOOK, al trucco e all'AMORE! Eh si, perchè erano soprattutto le lunghe STORIE D'AMORE, struggenti, surreali e assurde di ragazze "come noi" che ci tenevano incollate alle pagine del magazine. 





Dalle Merendine Under è tutto, ma non finisce qui ;)
#merendinaclassica & #merendinagenerosa

lunedì 11 gennaio 2016

5 buoni propositi per il 2016....davvero buoni e davvero propositi

Arrivato il 2016, arrivano anche i buoni propositi!!! 
Ma invece che lunghi elenchi di cosa fare e cosa non fare, iniziamo l'anno diversamente...

1. L'OTTIMISMO è il profumo della vita....e allora iniziamo a respirarlo!! Insomma iniziamo questo 2016 con il SORRISO, che fa bene a noi stessi e agli altri. Combattiamo i musi lunghi che incontriamo in ufficio e il pessimismo cronico di alcuni amici con sane risate e grandi sorrisi.
Foto Pamela Lodolo


2. Pensiamoci un pò...tutti gli anni cosa mi prefiggo di fare? Mmmm...LEGGERE di più... ok ce lo diciamo tutti gli anni, ma poi in un attimo ti ritrovi il comodino sommerso di libri che cercano anche solo un tuo sguardo, invece nulla... ci sono delle sere che allunghi il braccio per prendere il libro, ma durante questo breve tragitto ti sei già addormentata!
Quest'anno prova a mettere un po' meno libri sul comodino...inizia a sentire i pareri di chi ti sta intorno....fatti consigliare e consiglia a tua volta...e LEGGI davvero!
Foto Pamela Lodolo


3. CIBO, CIBO, CIBO...Stai attento: i dolci NO, occhio la Farina bianca fa male, mmm la carne rossa? non hai sentito cosa dicono? poi sarebbe meglio evitare l'olio di palma e i grassi idrogenati, naturalmente... obiettivo 2016 mangiare sano... siamo sicuri? ora diciamo così il nostro obiettivo è mangiare in compagnia, farci delle sane risate e, perché no, un bicchiere di vino rosso fa sempre bene e come diceva nostro nonno "il vino fa buon sangue".
E non dimenticate: "Non mangiate nulla che la vostra bisnonna non riconoscerebbe come cibo" - Michael Pollan
Foto Pamela Lodolo




4. Capitolo VIAGGI...chi a gennaio, terminate le feste, non pensa "chissà quest'anno cosa farò? dove andrò? le vacanze?"....il consiglio migliore è viaggiare...e non vuol dire per forza San Francisco, Tokyo e Seychelles (che comunque non guastano MAI)...ma anche semplicemente posti vicini che spesso proprio perchè così vicini sono considerati OUT!
Foto Pamela Lodolo



5. Quest'anno non deve essere l'anno del DISAGIO, c'è chi come noi, se lo ripete spesso, per poi ricaderci sempre! Per cui mettiamoci a nostro AGIO e prendiamoci CURA di noi stessi
Qual è il modo migliore? Potrebbe essere la sfida del 2016 chi lo sa..
Foto Pamela Lodolo


#buonanno
Le Merendine