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venerdì 12 febbraio 2016

Tutto è relativo! - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con... la relatività

Vorrei soffermarmi su questo concetto: la relatività è davvero qualcosa al di fuori dal nostro controllo, perché di fatto quello che possiamo credere non è detto che sia condiviso con gli altri, con il nostro uomo in particolare. 

È un po’ come i gusti per il cibo, c’è chi assaggiando un piatto lo definisce insipido e chi troppo speziato, eppure il piatto è il medesimo…
Per un rapporto di coppia, la situazione è la stessa.

A mio parere la questione si può riassumere così: l’uomo vede in bianco e nero, la donna in scala di grigi.
Per l’uomo le sfumature non esistono, sono una perdita di tempo, una cosa ridicola inventata da noi donne.


Se una relazione inizierà a diventare complicata e seminata da litigi, l’uomo, il più delle volte, sceglierà di rinunciarci; non vi sarà altra soluzione che abbandonare qualcosa di bello che ormai non lo è più. Naturalmente, l’idea di discutere e affrontare il problema sarà qualcosa che non verrà neanche presa in considerazione. Tuttavia una volta discusso, si noterà che la difficoltà che sembrava insormontabile e tale da dover abbandonare ogni cosa, altro non sarà che una diversità di pensiero e malintesi, qualche compromesso et voilà tutto si aggiusterà.
A riprova del fatto di come tutto sia relativo: non si può avere la sicurezza delle azioni altrui né che non vi sia una via d’uscita, le cose si sistemano sempre perché le sfumature esistono, basta essere in grado di percepirle ed adattarle a noi.

Tuttavia, la relatività non risparmia, naturalmente, neanche le donne.
Ammettiamo che a volte siamo davvero troppo sicure di ciò che diciamo, di quello che pensiamo anche in relazione all’uomo. 
A volte siamo certe che il nostro uomo stia pensando una determinata cosa e non vogliamo ammettere che, in realtà, ci stiamo sbagliando.
Quindi speroniamo la nostra causa, litighiamo per mantenere viva la nostra idea, a chi ci contraddice rispondiamo a tono, non contempliamo un’opinione diversa dalla nostra. 
Accade che a volte non solo la relatività, ma anche la realtà ci metta a conoscenza dell’erroneità della nostra opinione e che tutto ciò ci venga svelato dall’uomo che porta con sé prove schiaccianti della sua ragione.

Le linee da seguire saranno due: ammettere che abbiamo sbagliato o proseguire imperterrite.
Potremmo, ad onor del vero, asserire che la scelta sarà sempre la seconda. 

Nessuna di noi ammetterà così facilmente di essere stata tratta in inganno, perché ciò significherebbe assistere all’esaltazione dell’uomo che, per una volta nella vita, potrebbe togliersi la soddisfazione di dirvi quelle tre parole che si sente ripetere sempre: “Te l’avevo detto”.
Quindi vagliata la seconda ipotesi, la donna procederà nel sostenere la sua idea, nonostante la consapevolezza dell’erroneità, articolerà frasi senza senso, senza abbandonare così il campo, provando almeno a lottare. 

Cosciente del fatto che l’uomo dopo poco non potrà più ascoltare le mille parole dette al secondo che, naturalmente verranno pronunciate sempre più veloci per creare confusione, la donna auspicherà che quest’ultimo abbandoni l’impresa, sopraffatto da più discorsi e dal tono di voce femminile che gli sarà ormai entrato in ogni angolo della mente.

In conclusione può accadere che l’uomo, sapendo comunque di aver ragione, bombardato da parole e discorsi al secondo, traballi nelle sue certezze e come sempre ci dia ragione, per sfinimento. 
Può però succedere che egli, consapevole di cosa va incontro, decida di sostenere la battaglia e rimanere concentrato su l’obiettivo finale: Il “te l’avevo detto”. 
In tal caso, donne, potrebbe accadere l’inevitabile, potreste perdere e ammettere di non avere ragione. 

Una volta ammesso l’errore, per uscirne con classe, suggerirei di mettere al corrente l’uomo che non è colpa vostra, ma che siete sotto l’influenza del ciclo lunare e visto che loro non possono neanche capire cosa significhi, ci lascino vagheggiare e la smettano di ripetere che hanno ragione, perché abbiamo mal di testa.














#merendinaclassica

lunedì 25 gennaio 2016

DIPINGIAMO Storie - SPAZIO all'ARTISTA

Estate 1999, riviera romagnola, sole, mare e DUE AMICI quattordicenni inseparabili che giocano a carte.

Silvia: Miche' cosa vuoi fare da grande?
Michele: Io voglio fare l'artista!!!
Silvia: Che bello, allora io scriverò di te!

Inverno 2016, #merendinaclassica oggi vi presenta Michele: occhi verdi, moro e napoletano verace, insomma a prima vista potrebbe sembrare un attore, invece ha preferito lavorare "dietro le quinte".  
Ufficialmente è SCENOGRAFO, ma nella vita di tutti giorni è un'artista a tutti gli effetti.


Foto Michele Silenti
Autoritratto Michele Silenti Artist

Diamo SPAZIO alla CREATIVITÀ e ai progetti nati dal CUORE.

Michele per me è come se fosse un fratello, ha trascorso molti momenti difficili e tormentati proprio come i grandi artisti.

DIPINGERE per lui è un modo di VIVERE, per ricordare le persone che ha perso, ma che sa che gli sono sempre accanto, per sfogare ogni EMOZIONE in gesti e colori, per gestire il suo tempo e la sua creatività in LIBERTÀ.


Notte Stellata sul Golfo di Napoli - Michele Silenti Artist


Un giorno gli ho chiesto: "perchè dipingi?"



E lui: "credo che l'arte sia l'unica vera forma d'amore sincera e duratura che ha l'uomo, la si ama incondizionatamente, credo ciecamente nella forza dell'arte, qualunque essa sia, l'arte salva il mondo... e forse salverà me!"
Emoticon smile
Composizione Notturna - Michele Silenti Artist
Ghiandaia - Olio su cartoncino - Michele Silenti Artist



La nostra amicizia ha lunga data, siamo la milanese e il napoletano

Ovviamente, io da vera milanese cerco di "incrociare le agende" per vederci e lui, da vero napoletano, ama Milano!


Milano - Porta Ticinese - Matita e pastello su cartoncino - Michele Silenti Artist


Avete presente quando anche se non ci si vede da tanto con qualcuno, appena ci si incontra è come se non fosse mai passato il tempo?



Ecco io con lui mi sento a CASA, siamo FAMIGLIA e in un attimo, anche se ormai trentenni, ci ritroviamo insieme al mare, a giocare a carte...

Potrei continuare a raccontarvi un sacco di storie su come ci siamo catapultati con il Risho o quando bucavamo il coprifuoco o quando ancora ci aiutavamo a vicenda per conquistare il "ragazzo/a" del momento.

Ma questa è un'altra STORIA...

Quindi 
SPAZIO all'OPERA D'ARTISTA!




“Prima sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni.”    Vincent Van Gogh

Notturno Partenopeo in bianco e nero - Olio su cartoncino ruvido - Michele Silenti Artist
"Nero a Meta'" - Matita, Olio, Pennarello su cartoncino - Michele Silenti Artist
"Il Principe"- Matita, Olio, Pennarello su cartoncino 

Come contattare MICHELE? 

#Facebook: Michele Silenti Artist
















#merendinaclassica




venerdì 15 gennaio 2016

Tutta colpa della Walt Disney! - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con la Walt Disney

Ebbene, ammettiamolo c’è un’alta concentrazione di bambine cresciute a suon di canzoni e cartoni Walt Disney
Tutte, ancora, ci emozioniamo nel rivedere i classici cartoni animati e tutte, volenti o nolenti, siamo rimaste soggette alle favole: il principe azzurro che viene a salvarci, l’uomo galante che ci tratta come un fiore e nel caso tentasse una sgarberia, sarà solo un brutto sortilegio recatogli dalla strega cattiva.

Riflettiamo: la Walt Disney ha sempre dipinto il bene e il male, la cosa giusta e la cosa sbagliata, senza approfondire le sfumature e così è stato anche per l’uomo. 

Tutte le fanciulle trovano il loro principe un po’ per caso ed egli è il bene assoluto: sovrasta draghi, castelli, trappole per salvare la sua principessa che tratta con la cura che si riserva ad una rosa in una teca. 
Persino la Bestia, de La Bella e La Bestia, viene ammansita e diventa la bestia perfetta! 

Questo rappresenta il dramma dell’infanzia che prosegue nell’adolescenza e diviene una certezza con l’età della ragione.

Questa fantasia è sempre stata presente, prima di Walt Disney in altre epoche con altri mezzi e si perpetua da sempre.
La cosa interessante è che mentre nelle donne si è radicata nel profondo, agli uomini, anch’essi solo per riflesso colpiti dal medesimo processo, niente del buon principe è rimasto impresso, ma anzi in questi vi è una sincera ironia e beffardia per chi invece è caduta preda di questo sortilegio.
Da qui nascono i problemi: qualsiasi donna anche la più astuta e meno romantica, si vedrà colta, in un momento di debolezza, dal desiderare nel credere alle favole. 
Ci sono le più illuse e le meno, ma nel profondo di ognuna qualsiasi atteggiamento maschile negativo vuol essere travisato e aggiustato secondo le proprie certezze; un po’ per evitare di soffrire e un po’ per credere che il principe esista davvero…

È una dura realtà da accettare, ma è significativo imparare a conoscerla ed affrontarla. Nonostante tutto nelle donne rimarrà sempre un innato desiderio nel sperare

Non tutto è perduto, probabilmente per ognuna di noi esiste il principe azzurro, forse è molto difficile incontrarlo oppure è molto semplice, solo che non ci si accorge di lui… 

Ogni donna può e deve sognare, le favole esisteranno per sempre ed è giusto provare a inseguirle, del resto ognuno vuole come conclusione della propria storia il fatidico: 
E vissero felici e contenti”.

#merendinaclassica


mercoledì 13 gennaio 2016

CIOÈ... Parliamone! SPAZIO agli ANNI '90

Proprio l'altra sera parlavamo tra amiche dei "bei tempi passati", sono quelle cose che all'alba dei 30 anni ti capita di fare, per poi sentirti un attimo dopo come tua nonna, quando ti raccontava della sua giovinezza...

Comunque, stavamo ricordando con un senso estremo di NOSTALGIA, il periodo del CIOÈ, ve lo ricordate?


Prima di ogni cosa la COPERTINA di STICKERS davanti e dietro, una vera GIOIA, non solo... gli inserti tanto attesi di ogni settimana e i POSTER
Alzi la mano chi non si ricorda il poster di DI CAPRIO in TITANIC?


Ma soprattutto, la MERAVIGLIOSA RUBRICA delle domande senza senso sul SESSO, abbiamo trovato nel nostro archivio, qualche piccola testimonianza:

1. È possibile fare l'amore quando si è vergini? (D.V. '83)
2È vero che si può rimanere incinta con un semplice bacio? (Bilancina ’84) 
3. È vero che per far crescere il seno bisogna mangiare molti funghi? (Anonima '98)

Per non parlare di 
TOP GIRL, l'altra indimenticabile rivista che faceva sentire noi ragazzine di 14 anni più grandi e "vissute"...e già attente al LOOK, al trucco e all'AMORE! Eh si, perchè erano soprattutto le lunghe STORIE D'AMORE, struggenti, surreali e assurde di ragazze "come noi" che ci tenevano incollate alle pagine del magazine. 





Dalle Merendine Under è tutto, ma non finisce qui ;)
#merendinaclassica & #merendinagenerosa

venerdì 18 dicembre 2015

In origine fu la costola vol. 2 - #iononhoparole

#spazio alla lettura
#merendinaclassica alle prese con problemi esistenziali, approfondisce con qualche esempio concreto

Per chi si fosse sintonizzato solo ora vi faccio un breve riepilogo. Riflettevo nel post precedente, sul rapporto uomo/donna (naturalmente non tutti gli uomini, sono esempi presi a caso…) e sulla loro diversità. In poche parole sui problemi esistenziali che ci circondano.
Ora vorrei portare alla vostra attenzione degli esempi (presi anche questi a caso).

Può accadere che la donna astuta in un primo momento mostri un atteggiamento vigile e disinteressato nei confronti dell’uomo con cui sta uscendo. 
Qui è interessante ciò che può accadere: la donna non è in cerca di un’avventura, ma l’accetta di buon grado, consapevole che quel determinato “uomo” non potrà darle ciò che vuole, ma potrà essere una piacevole distrazione. E così è. 
Agli occhi di estranei, si penserebbe che una volta raggiunto il piacere, tutto torni come prima, anche con l’uomo in questione: ci si sente, ma non più del solito, non ci si pensa più e la vita prosegue ognuno alla ricerca di ciò che desidera. 

Ebbene, anche in questo caso non è così! L’uomo diviene insistente, si comporta come se avesse perso la testa per voi, chiama la donna e le chiede di uscire costantemente. Quest’ultima seppur non soggetta a paranoie, lo diviene poiché la domanda che aleggia è sempre la medesima: Perché? Perché si comporta in questo modo? Cos’altro vuole ottenere? E da qui è un fiume in piena di quesiti irrisolti: si sarà forse innamorato di me?
Notiamo bene, ancora una volta è l’uomo a procuraci delle paranoie mentali!





Eppure succede anche dell’altro, uno stadio intermedio: la donna astuta cade in trappola e si lascia avvolgere da illusioni e speranze finché quest’ultime non verranno brutalmente distrutte.
In seguito sarà importante soffermarsi anche sul perché noi siamo così soggette a farci trasportare dall’impossibile e a continuare a voler credere che i sogni esistano.

Comunque, una volta svegliatasi da questo stato di sonno profondo, la donna diviene consapevole che, in realtà, tutto ciò che ha creduto di conoscere nell’uomo così non è e che il fine è sempre il medesimo. 
Delusa e rammaricata decide, naturalmente, di proseguire la sua vita senza più pensare a lui, senza sentirlo, ma ecco che lui, quando meno se lo aspetta, ricompare. 



La donna cerca di mantenere l’equilibro e non ricadere nel baratro delle speranze, di non rendersi preda di se stessa e delle sue mille domande, tenta di dimenticare.

Sarà inutile dirvi che poi l’uomo non cercherà una storia seria, né nient’altro; semplicemente provava piacere nel turbare la donna, non si sentiva desiderato e quindi si è sentito legittimato a seguire il neurone-ormone e fare ciò che meglio sapeva fare: insinuare domande.

In sostanza la mia riflessione termina qui: la mente della donna è terreno fertile in cui far sorgere domande e paranoie di ogni tipo, l’uomo privo di una costola si sente meno attraente e desidera essere corteggiato dalla donna. Non concepisce la cosiddetta “donna intraprendente e disinteressata” quindi per farsi prendere in considerazione alimenta false speranze.

Beh, alla fine se ci pensate… questo è il prezzo da pagare

#merendinaclassica

venerdì 11 dicembre 2015

In origine fu la costola vol. 1 - #iononhoparole

#spazio alla lettura
#merendinaclassica alle prese con: problemi esistenziali

Alla fine se ci pensiamo bene, ma proprio bene, noi e gli uomini non abbiamo davvero nulla in comune.
Ma soprattutto, qual è il fine dell’uomo? Sì certo, domanda scontata: il fine è quello di arrivare alla fine, ma una volta giunti, che cosa pensa di trovare? Voglio dire: il vaso di pandora? Una sorpresa nascosta? Il nirvana?

Attenzione, riflettiamoci e soprattutto poniamoci una domanda essenziale: siamo proprio sicuri che Adamo diede a Eva una costola? Piuttosto non sarà stata la parte coscienziosa del cervello? La parte razionale e ragionevole, lasciando gli uomini in preda alla parte emozionale, o meglio ormonale?



Partiamo da una situazione comune.
Quanto si prodiga l’uomo per ottenere ciò che vuole? 
Non parliamo di quelli pigri, parliamo di quelli che ci provano gusto nel corteggiarti, nel convincerti che non vogliono solo quello... eh sì perché poi c’è da dire che la donna astuta, sa quello a cui va incontro e, quindi, previene e consapevolizza l’uomo che non ha bisogno della favola, di parole melodiche e usanze d’altri tempi per poi giungere solo ad un risultato. E lui, invece, nega e rincara la dose! Dice che con te è diverso, non cerca solo quello, è qualcosa di più, qualcosa di speciale.
Purtroppo è successo a tutte e se a qualcuna di voi non fosse successo, vi stimo molto.



Analizziamo: ci dicono, si sa, che la sincerità paga sempre, ma forse qui dovremmo ricrederci. 
La donna astuta, consapevole di quanto ha detto e soprattutto di quanto ha udito, dopo qualche tempo, si convince che ciò che l’uomo medio ha proferito sia la verità! Del resto lei fin da subito ha voluto essere chiara e lui l’ha resa speciale! 
Fin qui tutto bene, solo che poi non sarà così.
In realtà, l’uomo in questione non ha alcun interesse nei suoi confronti, tutto quel che è stato detto o fatto era solo in funzione di arrivare al punto.

Ora la domanda che aleggia nell’aria, come un uragano senza sosta, è: Perché?
Qualcuno avvisi gli uomini che le donne si possono rendere disponibili anche senza essere illuse ed offese!
Attenzione questo “Perché” è molto importante, spiega tutto: l’uomo si lamenta sempre che le donne viaggiano con la fantasia, si immaginano il loro matrimonio non appena s’incontrano (che poi non è neppure così vero.. ma a volte per carità glielo si lascia credere…), ci dicono che pensiamo troppo e non ci godiamo l’attimo. Ma quale falsità è mai questa? Sono loro che alimentano la nostra fantasia e si appropriano della nostra speranza.
Quindi sostanzialmente l’operazione è semplice: le speranze delle donne stanno alle frasi sconsiderate degli uomini.

Per carità, io credo che loro proprio non se ne rendano conto.
Infatti, se ci pensate il più delle volte è la donna ad essere considerata pazza e paranoica, chissà perché l’uomo non viene mai preso in considerazione!
Care mie, eccola una delle verità, loro provano piacere a sedurre, loro bramano d’essere desiderati, per poi incolparvi delle vostre aspettative! 

E pensate che tutto è partito dalla donna astuta e consapevole che ben presto si è trasformata nella donna in preda a false speranze.
Ergo: la costola non va presa nemmeno in questione!

Ma ci sono ben diversi casi....


#merendinaclassica

venerdì 4 dicembre 2015

Il sublimato - #iononhoparole

#spazio alla lettura
#merendinaclassica alla prese con: L'uomo sublimato


"S" come SUBLIMATO.
È l’uomo intellettualoide, distratto verso le cose terrene e concrete in cerca di qualcosa di elevato che colmi il suo spirito e la sua mente.

Si veste in modo disattento e svogliato, attirando su di sé gli sguardi per loriginalità di abbinamenti quanto più arditi e colori in disuso da tempo. 

È sempre assente perché assorto in un mondo proprio.
Tutte queste caratteristiche racchiudono in sé un fascino cui alcune donne restano soggette.

In principio, ci si approccerà al sublimato in termini, ovviamente, intellettuali, puntando su un interesse manifesto nei suoi riguardi. Gli argomenti con cui affrontarlo vanno attinti dal suo modo di essere. 

Qulache esempio:
1) Se porta una maglietta con sopra una stampa particolare, questa può farvi iniziare un dialogo sull’argomento. 
2) Se siete fuori a bere qualcosa, osservate quel che ordina.
3) Ci sono comunque degli argomenti cardine su cui potete contare: filosofia, teatro, musica o scienza. 

Sarà, infatti, sempre la donna a muovere i primi passi verso questa categoria di uomo, troppo immerso nel proprio Io per attuare qualsiasi tipo di corteggiamento, tanto meno un approccio fisico!



Ciò che può accadere è che la donna resti seriamente e, in maniera tragica, affascinata dal sublimato, il quale sembrerà esercitare una sorta di incantesimo su di lei


Può accadere, dunque, che nasca una sorta d’“amicizia” tale da permettere ai due di frequentarsi spesso, discutere di tutto, basando la loro relazione su un corteggiamento cerebrale. Tale atteggiamento convince la donna di essere “velatamente” corteggiata dal sublimato, il quale a suo parere ostenta noncuranza proprio al fine di sedurla e intrigarla maggiormente.
Purtroppo, un pensiero così sofisticato è fuori portata persino per il nostro intellettualoide, al quale va applicata la teoria del “ci fa o ci è”

Non ci sarà mai permesso di comprendere se lui faccia lo stolto per “non pagare il dazio” o se, diversamente, lo sia proprio; basti sapere che qualsiasi sia il suo atteggiamento, questo non verrà da un attento calcolo di corteggiamento, ma sarà del tutto fuori da ogni logica e schema.

Quest’uomo rappresenta la categoria che più si avvicina alle cellule impazzite del sistema.

Le sue intenzioni sono del tutto prive di strascichi sentimentali o sessuali.

Può succedere che frequentandolo molto spesso, egli si prodighi nel farvi sentire bene: una cena qua, un film di là, una lettura a lume di candela. 
Un giorno può succedere che vi racconti come un bel massaggio eseguito con correttezza porti del benessere sia al vostro corpo che alla vostra psiche; così si propone di aiutarvi a rilassarvi.
Pur cercando di accogliere questi suggerimenti senza alcun tipo di malizia, va da sé che la donna si convince che il sublimato voglia passare con lei a un’altra fase più “fisica” del rapporto, frapponendo come scusa il fatidico “massaggio Shiatsu”.

Bene, non soffermiamoci sui mille preparativi femminili per rendere la casa romantica e agevole per l’incontro, ma arriviamo al punto: il sublimato eseguirà il massaggio con maestria, l’atmosfera sarà perfetta, le risate si sprecheranno... Insomma tutto andrà alla perfezione, se non che la scintilla non scoppierà! Una volta terminata la “seduta”, l’uomo ringrazierà e saluterà una donna perplessa, confusa e mezza svestita!

Col tempo scoprirete che tale tipologia di uomo considera solo gli aspetti della vita dediti alla spiritualità e alla trascendenza. Non comprende come un individuo di sesso maschile possa vivere di una così forte tensione fisica verso il genere opposto con tutto ciò che comporta avere una relazione. La soluzione è semplice: meglio abbandonare i meri piaceri terreni della carne per conquistare la pace dei sensi.


Quest’ultima bisogna trovarla seguendo un percorso spirituale composto da sedute yoga e meditazione al fine di sublimare i piaceri sessuali a un’altra realtà in cui ricavare gli spazi necessari al proprio Io.

Inutile dire che con quest’uomo non potrà accadere mai nulla, se non mortificazioni continue, per cui sarà “saggio” tenerselo come amico ideale per trascorrere insieme il tempo o aiutarci ad eliminare le energie negative con un bel massaggio degno di maestri! 

#merendinaclassica


venerdì 27 novembre 2015

L’uomo medio amabile e lento vol. 2 - #iononhoparole

#spazio alla lettura
#merendinaclassica ancora alla prese con: L’uomo medio amabile e lento

Perchè amabile?
1) Entrando a far parte della vostra vita in punta di piedi, come amico o altro, egli otterrà già il vostro affetto senza sforzo e per cui una volta che si instaurerà una relazione d’“amore”, l’opinione che avrete di lui non potrà scindere dalle esperienze vissute in precedenza. 
2) Con voi egli avrà degli atteggiamenti amorevoli e nelle vostre mani sarà creta da plasmare; le sue difese al vostro cospetto cadranno e potete stare certe che egli si dedicherà pienamente a questa relazione.

Perchè lento?
È “lento” perché ci impiega un lasso di tempo infinito nel comprendervi e, di conseguenza, nell’aggiustare il tiro. Attenzione! Tuttavia è un uomo da lodare perché, prima o poi, riuscirà a capirvi grazie a un sforzo estremo unito ad una forte dedizione.
È “lento” perché a volte incurante; non nel senso negativo, solo distratto. Infatti, può succedere di affrontare un argomento con il vostro lui che preveda una scelta da entrambe le parti. La soluzione più semplice sarà trovare un accordo. Tuttavia molto spesso vi troverete a decidere da sole, mentre l’amabile annuirà, in senso di accordo (così crederete voi), alla vostra scelta.

In alcuni di loro sembra che il sentimento denominato “gelosia” non gli appartenga, anzi sorridono ed ironizzano di coloro che ne sono affetti.
Tutto ciò li rende poco vigili al mondo esterno e anche alle relazioni intorno a loro.
Seppur la donna detesti l’uomo eccessivamente possessivo, è vero che l’estremo opposto non giova neppure, perché la gelosia, in parte, ricorda alla donna quanto l’uomo tenga a lei. È una questione di possesso, ma anche di attenzione nei suoi confronti.
Non bisognerà demordere, perché l’uomo amabile e lento, in questo frangente, si potrà rendere vigile. Basterà, nel tempo, far germogliare in lui il seme della gelosia, senza drastiche azioni, ma attirando la sua attenzione su particolari situazioni che lo porteranno a rivalutare il suo schema mentale preesistente.

Sarà l’uomo amabile e lento, ma vigile.
Insomma questo uomo un po' come Andrè di Lady Oscar, alla fin fine ci stupirà e alla fine avrà la meglio!


Tuttavia anche per quest’uomo sarà necessario adottare la “filosofia del disagio”: lungo la relazione non dovrà accadere né che si segga comodamente su un trono (convinto ormai di aver conquistato la sua donna per sempre), né che stia sempre dritto in piedi (sul filo del rasoio). 
La posizione corretta sarà nel mezzo: sospeso nelle due posizioni, provocandosi un forte dolore alle ginocchia che gli ricorderà sempre di mantenere viva la relazione!
Una sorta di effetto "squat"!





















#merendinaclassica

venerdì 20 novembre 2015

L’uomo medio amabile e lento vol.1 - #iononhoparole

#spazio alla lettura
#merendinaclassica alla prese con: L’uomo medio amabile e lento

L’uomo medio amabile è un soggetto maschile a cui bisognerebbe prestare più attenzione: è vero che è raro, ma credo che un’attenta selezione ci permetterebbe di scoprire persone inaspettate che possono stupirci e darci molto di più di quanto pensiamo.


Quest’uomo passa inosservato proprio perché rientra nella categoria di coloro che già frequentiamo che hanno imparato a conoscerci, con i quali abbiamo confidenza e ci comportiamo con naturalezza, senza cercare di dimostrare qualcosa per piacere.

Per lo più timido e riservato, a volte forse un po’ noncurante e distratto, l’uomo in questione potrebbe essere un vostro confidente, compagno di classe, collega o amico d’infanzia

Spesso può capitare che si trascorra molto tempo con lui, si esca insieme in gruppo, si rida e ci si diverta considerandolo una conoscenza piacevole da prendere in giro e con il quale non ergere nessun muro fatto di diffidenza ed illusioni. 

Egli non verrà considerato come l’uomo in grado di smuovere in voi un interesse che potrebbe oltrepassare il confine dell’amicizia.



Eppure quella persona potenzialmente potrebbe essere il vostro lui.



Le cause di avvicinamento possono essere molteplici: un amore finito molto male che vi incoraggia a dimenticarlo concentrandovi su una persona a voi vicina, la solitudine, una giornata di pioggia in cui per caso incontrate un amico, un viaggio inaspettato…
Tutto ciò vi porta ad accostarvi all’uomo/amico amabile.
Le aspettative che si creeranno normalmente a ogni appuntamento, con lui non ci saranno, si riderà e si scherzerà senza nessuna pretesa; si vivrà alla giornata.


Ecco che le cose cambieranno e la sola conoscenza, diverrà qualcosa di più e l’essere cresciuti insieme aiuterà a comprendersi. Lui, ovviamente, sarà lento nel capire che qualcosa starà per cambiare, un po’ perché è un uomo e un po’ perché la confusione iniziale che si creerà nello sviluppo di tale rapporto, allungherà i tempi in maniera esponenziale. 

La situazione sarà ideale: si potrà creare qualcosa dal nulla senza alcun ostacolo.

L’uomo amabile e lento viene scoperto un po’ per caso. Non sempre quando ci si accorge di lui, si decide di affrontare la situazione, a volte diviene molto più semplice abbandonare l’impresa, in quanto considerata troppo complessa.




Approfondiamo la questione.
Anzitutto la casualità spesso è dovuta a una filosofia che bisogna considerare approfonditamente e che viene definita “chiodo schiaccia chiodo”. La fine di una relazione o comunque di un rapporto, porta a delle condizioni devastanti e strascichi di malinconia e sconforto insopportabili da affrontare. Seppur vero che delle giornate intere trascorse a guardare film “ignoranti” e mangiare gelato aiutino, a un certo punto bisogna scuotersi dal torpore e dalla mestizia e dare un senso alle giornate.


C’è chi compensa con lo sport, chi con il lavoro e chi, invece, per scacciare la delusione, sceglie di vivere un passione passeggera con una persona per dimenticarne un’altra. 

Casualmente, questa persona può essere appunto l’uomo qui preso in considerazione, il quale molto probabilmente vi starà accanto in quanto amico/collega. Ecco la casualità.

Successivamente potrà anche subentrare la paura di rovinare un’amicizia. Siamo sicure che esista l’amicizia tra uomo e donna?

Questa domanda è una delle tante, senza soluzioni: credo che ci sia sempre un po’ di tensione sessuale in un’amicizia di sesso opposto; può essere condivisa o meno, magari non sfocerà mai in nulla, ma negarla in senso assoluto mi sembra ardito.

Tuttavia i casi per accorgersi di questa categoria di uomo saranno i più svariati.
La sua definizione non è casuale...
...nel prossimo post scopriremo perchè si chiama uomo amabile e lento e cos'è la "filosofia del disagio" o "effetto squat".

#merendinaclassica