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martedì 22 marzo 2016

L’uomo teorema del ritorno - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con l’uomo teorema del ritorno


Il teorema del ritorno è quel particolare effetto, tale per cui, un uomo del passato con grave difficoltà dimenticato e superato, si ripresenta a noi, cercando di imporsi nuovamente sulle nostre vite, come se il tempo non fosse trascorso.
Tendenzialmente, perché il teorema si possa applicare, il ritorno deve essere collegato a una precedente fuga del tutto ingiustificata e mai compresa dal genere femminile.
Si potrebbe semplificare così: la fuga sta al ritorno, come il ritorno sta alla fuga.
Il teorema entra in pratica solo quando le donna riacquisisce serenità e sta godendo di un ottimo periodo sentimentale. Se quest’ultima si trovasse nella sua fase single, nessuno penserebbe di tornare da lei.
Cerchiamo di analizzarne il senso.

L’uomo in questione non è stato in grado di affrontare la donna e ha deciso di darsi alla fuga. Questo può avvenire in due modi: o come “l’equazione” conquista e poi fugge o, diversamente, inizia una “relazione” che terminerà senza un senso logico e che per l’impatto creato resterà viva per molto tempo nella mente femminile.
Mentre voi vi ricorderete di lui come una persona inconsistente, egli serberà di voi un meraviglioso ricordo, inconsapevole del male procurato.
A tal ragione e con questo pensiero nella mente, una volta scoperto che vi sarete ristabilite e che starete vivendo una nuova storia d’amore, lontane dal suo fantasma, egli ricomparirà per “segnare” quello che considererà essere il proprio territorio.
Tuttavia, la donna, seppur felice, quando vedrà ai suoi piedi “l’uomo del ritorno”, avrà la tendenza ad abbandonare tutto per lui, in nome di quel qualcosa che non è mai potuto evolversi come avrebbe dovuto. 
Il problema con quest'uomo è la “questione della sinergia: per un modo o per l’altro non c’è mai stata compatibilità e sintonia tra l’uomo e la donna in questione, hanno vissuto sempre in tempi differenti, cercandosi sempre, ma non trovandosi mai. Proprio per questo l’effetto del ritorno scuote la donna e il suo equilibrio ricercato e ristabilito con fatica.
Quest’uomo difficilmente si fermerà, sarà sempre in movimento e diverrà un vero e proprio teorema del ritorno, da imparare a conoscere e quindi da evitare.

#merendinaclassica

venerdì 11 marzo 2016

L’uomo dei “se” e dei “ma” - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con l’uomo dei “se” e dei “ma”

È l’uomo che inizierà una relazione consapevole del fatto che questa non porterà a nulla di serio, né potrà evolversi in un "e vissero felici e contenti". 
Relazionandosi con la donna in questione, quest’uomo la riempirà di bellissime parole e alimenterà le sue speranze per una "vita insieme".

Nella sostanza però le nega un possibile futuro con lui e le racconta una realtà parallela, di come sarebbe “se” lui potesse, “se” ci fosse la possibilità, “ma” purtroppo non è così. 
Tutto ciò, naturalmente, in un arco di tempo molto esteso, in cui i suoi “se” e “ma” gli faranno guadagnare tempo. 
Questo stimolerà la fantasia della donna e il suo lato disneyano, per cui, seppur consapevole della realtà, cadrà irrimediabilmente nella trappola. 

In questa situazione paradossale, non bisognerà ritenere per forza l’uomo consapevole del danno provocato, possiamo credere che egli sia davvero in uno stato confusionale, ma ad ogni modo a tutto c’è un limite. 
Se quest’ultimo decidesse di prendersi le sue responsabilità, va da sé che non potrebbe continuare a vivere una realtà fittizia e alimentare false speranze. 
Egli passerà dallo stato di tragedia pura: in cui abbandonerà l’avventura definendosi “cadavere della sorte”allo stato iniziale: un portatore sano carico di “se” e di “ma”. 














#merendinaclassica

venerdì 4 marzo 2016

L'uomo mestruato - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con l'uomo mestruato

Se la donna si è “troppo emancipata”, l’uomo, viceversa, si è fatto travolgere dal ciclo femminile!
Quanti, ma quanti uomini che s’incrociano per strada ci stordiscono, non certo per il loro fascino, ma per il loro profumo. 
Quanti uomini, mentre passeggi, noti che si specchiano nella vetrina di un negozio e si sistemano la pettinatura?!
Quanti hanno un guardaroba di capi in tinta! 
L’uomo mestruato sarà soggetto a paranoie e isterie, avrà delle vere e proprie manie, la perfezione prima d’ogni altra cosa! L’indumento che lo caratterizzerà sarà la camicia, ne avrà a migliaia, ognuna sapientemente distribuita nell’armadio, ops scusate, cabina guardaroba, catalogate per colore e consistenza.
Se una volta l’uomo vero, il reale lavoratore, lo si distingueva dalle mani forti e robuste, quest’uomo lo sarà per l’opposto: mani vellutate e unghie curate, tutto con estrema precisione.
Qualsiasi cosa sarà curata nel dettaglio, niente verrà lasciato al caso. Inoltre, sarà soggetto a vere e proprie paranoie femminili. 




L’uomo mestruato quando incontrerà una ragazza, viaggerà subito con la fantasia immaginando di stare con lei e scandendo i giorni di questa relazione fittizia. 
Insomma, non dico che immaginerà il suo matrimonio, ma non siamo tanto lontani da questo punto.
Inoltre, parlare con lui sarà sempre più complicato: bisognerà dosare le parole, al fine di non turbare il suo animo! Una parola fuori posto ed egli scatterà di rabbia insultando l’interlocutore per l’insolenza fatta.
Ammettiamolo: il desiderio estremo di quest’uomo nel comunicare a cicli lunari con Madre Natura, è manifesto e senza alcuna speranza.
Questa tipologia di uomo spaventerà la donna, in quanto una delle poche sicurezze acquisite sarà quella della semplicità e noncuranza del genere maschile.
La capacità di quest’uomo di immaginarsi avvenimenti futuri, senza nessun fondamento, lo renderà sognatore e soggetto a repentini cambiamenti di umore.
Lunatico, si prefiggerà alcuni schemi mentali definiti da se stesso che la donna in questione dovrà assecondare, requisiti che dovrà avere, obblighi a cui dovrà ottemperare.
Qualora qualche donna entrasse in contatto con questa tipologia d’uomo, si faccia un esame di coscienza e una volta soggetta al ciclo lunare, mostri pazienza e gratitudine per l’uomo medio.

#merendinaclassica

venerdì 19 febbraio 2016

L’incidenza dei cicli lunari - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con l’incidenza dei cicli lunari 

Il momento peggiore sia per una relazione che per un corteggiamento è l’arrivo dell’incidenza del ciclo lunare dove noi donne, ammettiamolo, ci trasformiamo radicalmente diventando un concentrato di rabbia, frustrazione e perché no, a volte, di pianti.

Qualsiasi cosa sia andata storta in questo periodo del mese ritornerà a tutti gli effetti, saremo come l’ubriaco con la sbornia triste, solo che non durerà una notte.
Molto spesso, soprattutto se all’inizio della relazione, è meglio darsi per assenti in questo periodo, al fine di salvaguardare quanto creato in tempi non sospetti.
Perché è pur vero che a volte, prendiamone atto, l’uomo vorrà dimostrarsi galante e gentile, ma noi fraintenderemo tutto in preda ai più deliranti ormoni.

In queste occasioni il panico che assalirà il soggetto maschile sarà totale. 
Egli è abituato a relazionarsi con una persona più o meno stabile che fa determinati ragionamenti, ma ecco che da un giorno all’altro ci sarà un cambio d’identità! Naturalmente quest’ultimo si troverà incapace di gestire una tale situazione e a volte, erroneamente, accadrà che prenda in giro la donna per il suo eccessivo comportamento. 
Insomma, in questi casi all’uomo converrebbe chiudersi in un silenzio manifesto, assecondare la donna in ogni sua necessità, come dire: stare ai margini ed evitare di farsi notare. 
Tuttavia, seppure solitamente il soggetto maschile non provi piacere nel discutere ed affrontare temi troppo impegnativi, ecco che nel periodo dell’incidenza lunare femminile, il suo Ego lo invoglierà a indagare e parlare, a voler fare e aiutare. Tutto ciò sarà un grave errore: la donna non solo non apprezzerà, ma si accorgerà di questo repentino cambiamento che non leggerà in senso positivo, tutt’altro…
In questi momenti, la soluzione migliore è la solitudine.
Del resto possiamo sempre addurre dalla nostra parte Madre Natura.

In sintesi possiamo porre la questione su un senso poetico e “metafisico”: la nostra variabilità è data dall’incidenza della luna nella nostra vita, nessuno può comprendere questo oltre a noi. 
Ridurre tutto all’isteria è una soluzione semplicistica adottata dall’uomo che, giustamente, vedendo il mondo in bianco e nero, non può comprendere cosa realmente accada.
In quei periodi noi diventiamo la variabilità, siamo bombardate da stati d’animo differenti e anche la miglior “donna emancipata” soccomberà a questo stato fisico e mentale. 
Può capitare che aprendo il frigorifero ci cada qualcosa, poiché, si sa, diventiamo anche maldestre, e questo provochi in noi un pianto senza sosta. 
C’è chi si rifugia nei dolci e chi in film romantici, insomma diventiamo l’opposto di quel che siamo.

Se infatti l’uomo già ritiene la donna strana e incomprensibile di per sé, immaginate sotto l’influenza lunare! Sarà una situazione incomprensibile, una mina con la miccia sempre accesa pronta a scoppiare quando meno se lo si aspetta.
Il terrore che coglie l’uomo in questi periodi viene ricondotto ad uno stato di confusione e incapacità d’azione: ogni passo falso potrebbe innescare la bomba
La cosa peggiore che possa capitare è che in una scena di isteria acuta, l’uomo ti guardi come un cucciolo di San Bernardo e nel silenzio totale asserisca: Sei in quel periodo, vero?”. Ecco chiedere alla donna, anzi renderle manifesto il suo stato fisico, decisamente farà scoppiare la miccia

Se la donna può essere giustificata dall’incidenza del ciclo lunare, questo non può accadere per l’uomo.
C’è una categoria di uomini che può essere definita come uomo mestruato
Chi sono? ne parleremo molto presto...

#merendinaclassica

venerdì 12 febbraio 2016

Tutto è relativo! - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con... la relatività

Vorrei soffermarmi su questo concetto: la relatività è davvero qualcosa al di fuori dal nostro controllo, perché di fatto quello che possiamo credere non è detto che sia condiviso con gli altri, con il nostro uomo in particolare. 

È un po’ come i gusti per il cibo, c’è chi assaggiando un piatto lo definisce insipido e chi troppo speziato, eppure il piatto è il medesimo…
Per un rapporto di coppia, la situazione è la stessa.

A mio parere la questione si può riassumere così: l’uomo vede in bianco e nero, la donna in scala di grigi.
Per l’uomo le sfumature non esistono, sono una perdita di tempo, una cosa ridicola inventata da noi donne.


Se una relazione inizierà a diventare complicata e seminata da litigi, l’uomo, il più delle volte, sceglierà di rinunciarci; non vi sarà altra soluzione che abbandonare qualcosa di bello che ormai non lo è più. Naturalmente, l’idea di discutere e affrontare il problema sarà qualcosa che non verrà neanche presa in considerazione. Tuttavia una volta discusso, si noterà che la difficoltà che sembrava insormontabile e tale da dover abbandonare ogni cosa, altro non sarà che una diversità di pensiero e malintesi, qualche compromesso et voilà tutto si aggiusterà.
A riprova del fatto di come tutto sia relativo: non si può avere la sicurezza delle azioni altrui né che non vi sia una via d’uscita, le cose si sistemano sempre perché le sfumature esistono, basta essere in grado di percepirle ed adattarle a noi.

Tuttavia, la relatività non risparmia, naturalmente, neanche le donne.
Ammettiamo che a volte siamo davvero troppo sicure di ciò che diciamo, di quello che pensiamo anche in relazione all’uomo. 
A volte siamo certe che il nostro uomo stia pensando una determinata cosa e non vogliamo ammettere che, in realtà, ci stiamo sbagliando.
Quindi speroniamo la nostra causa, litighiamo per mantenere viva la nostra idea, a chi ci contraddice rispondiamo a tono, non contempliamo un’opinione diversa dalla nostra. 
Accade che a volte non solo la relatività, ma anche la realtà ci metta a conoscenza dell’erroneità della nostra opinione e che tutto ciò ci venga svelato dall’uomo che porta con sé prove schiaccianti della sua ragione.

Le linee da seguire saranno due: ammettere che abbiamo sbagliato o proseguire imperterrite.
Potremmo, ad onor del vero, asserire che la scelta sarà sempre la seconda. 

Nessuna di noi ammetterà così facilmente di essere stata tratta in inganno, perché ciò significherebbe assistere all’esaltazione dell’uomo che, per una volta nella vita, potrebbe togliersi la soddisfazione di dirvi quelle tre parole che si sente ripetere sempre: “Te l’avevo detto”.
Quindi vagliata la seconda ipotesi, la donna procederà nel sostenere la sua idea, nonostante la consapevolezza dell’erroneità, articolerà frasi senza senso, senza abbandonare così il campo, provando almeno a lottare. 

Cosciente del fatto che l’uomo dopo poco non potrà più ascoltare le mille parole dette al secondo che, naturalmente verranno pronunciate sempre più veloci per creare confusione, la donna auspicherà che quest’ultimo abbandoni l’impresa, sopraffatto da più discorsi e dal tono di voce femminile che gli sarà ormai entrato in ogni angolo della mente.

In conclusione può accadere che l’uomo, sapendo comunque di aver ragione, bombardato da parole e discorsi al secondo, traballi nelle sue certezze e come sempre ci dia ragione, per sfinimento. 
Può però succedere che egli, consapevole di cosa va incontro, decida di sostenere la battaglia e rimanere concentrato su l’obiettivo finale: Il “te l’avevo detto”. 
In tal caso, donne, potrebbe accadere l’inevitabile, potreste perdere e ammettere di non avere ragione. 

Una volta ammesso l’errore, per uscirne con classe, suggerirei di mettere al corrente l’uomo che non è colpa vostra, ma che siete sotto l’influenza del ciclo lunare e visto che loro non possono neanche capire cosa significhi, ci lascino vagheggiare e la smettano di ripetere che hanno ragione, perché abbiamo mal di testa.














#merendinaclassica

venerdì 5 febbraio 2016

L’iniziativa che…uccide - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con l'iniziativa che... uccide

Ebbene sì, siamo in un secolo di emancipazione, il femminismo ormai è dato per certo, le donne sono sempre più intraprendenti e in carriera, piene d’iniziativa, forse troppa.
È la troppa iniziativa che uccide la nascita di una relazione! Deve essere l’uomo a fare la prima mossa, lui a corteggiare e pensare d’avere in mano la situazione, anche se magari, nella realtà dei fatti, non è così!
Diciamolo, per pur semplice, l’uomo comunque ha bisogno delle sue sicurezze e se a noi le favole ci hanno fatto credere al principe azzurro, viceversa il loro emblema è sempre stato il guerriero, colui che porta in salvo la fanciulla e decide della sua sorte. 
Ecco cosa è rimasto all’uomo della favola, ecco cosa credono che sia fondamentale: la conquista!


L’eccessiva intraprendenza femminile rischia seriamente di spaventare l’uomo e aggrava la nostra situazione?

Molto spesso la donna si trova soggetta alla poca cavalleria maschile, ne esiste ancora qualcuno, ma i più non si fermano certo ad aprirti la porta o ad aiutarti con la spesa: Quante volte convinte che un uomo ci lasci il passo, abbiamo ricevuto una porta sul viso? Io differenti...

Quindi la donna si è abituata a fare tutto da sé, autogestirsi in ogni cosa e forse accade, senza accorgersi, che sia lei ad aprire la porta all’uomo con lo stupore di quest’ultimo che, inevitabilmente, la definirà “troppo emancipata”.


La donna “troppo emancipata”.  
Una donna in carriera che sa farsi valere che ha sempre la risposta pronta, non si fa offendere e conosce il potere della sua femminilità che sa sapientemente usare in momenti di necessità. 

Ebbene sì, siamo il sesso debole, lunatico e procreatore, fateci almeno utilizzare tutto ciò per trarne vantaggio: il nostro fascino è un’arma? Sì e non vedo dove sia il problema, anzi bisogna sfruttarlo e goderselo!

La donna “troppo emancipata”, nella visione maschile, è una donna arrogante, superba che non chiede mai aiuto e anzi quando lo chiede, perché l’uomo dovrebbe aiutarla? “Hai voluto la parità dei sessi?”. Quante, ma quante volte sento questa frase e, sinceramente, non vale nemmeno la pena di rispondere…

Ad ogni modo, la nostra emancipazione non ci deve essere d’ostacolo, per cui a volte mostrarci per quello che siamo realmente, sensibili e incerte, aiuta sia per la relazione di coppia che per il resto. 

Nessuno ci vieta fin dal primo appuntamento di manifestare all’uomo in questione la nostra disponibilità, ma purtroppo questa potrebbe essere fraintesa. Perché se per noi questo vuol dire: “Ti mostro che non ho problemi ad approcciarmi al sesso come fai tu”, per l’uomo significherà: “Mi concedo, perché non voglio instaurare un legame”. Il che a volte può essere vero, ma altre forse no e del resto a nessuno è dato saperlo, finché non si prova. 

Con questo atteggiamento al primo appuntamento noi estinguiamo nell’uomo il desiderio di conquista, perché tutto è stato troppo semplice e quindi non c’è più gusto a continuare.
Contrariamente, se appunto, rendiamo la conquista divertente e ricca di ostacoli, l’uomo s’addentrerà nella situazione e cercherà di mostrare il suo coraggio e devozione alla battaglia.

In questo potrebbe accadere, che quest’ultimo decida che uno sforzo così elevato, necessiti almeno di un iniziale impegno, di proseguire qualcosa dopo la conquista.
Ovviamente, siamo sempre nel campo delle probabilità, ci sono tante cose che potrebbero accadere: il disinteressamento alla battaglia come la finale conquista che però non porterà al desiderio di proseguire le cose.
Tutto è relativo.

#merendinaclassica

venerdì 29 gennaio 2016

Il fine giustifica i mezzi - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con il fine giustifica i mezzi

Vi è una categoria di uomo che per poter raggiungere il proprio scopo possiede una perseveranza e resistenza tale da essere considerato pari ad un monaco in ritiro spirituale


Quest’uomo farà di tutto per farsi credere interessato a voi, per farvi sentire le più belle e desiderate, ma soprattutto vi ascolterà imperterrito, vi asseconderà nei vostri dubbi ed incertezze, vi darà consigli che si dimenticherà non appena vi saluterà, tutto per raggiungere il proprio fine. Un vero principe azzurro… 

Può accadere che la donna se ne accorga e decida di stare al gioco, consapevole che altro non può essere che godere del momento, assaporare la favola come se tale fosse prima di immergersi nella vita reale.

Non tutto è perduto, non tutto poi può essere così negativo. Perché se è vero che il fine giustifica i mezzi, è anche vero che il fine può essere inaspettato e produrre differenti conseguenze.

Infatti, quasi sempre l’uomo si interessa alla donna solo per pura attrazione fisica e dunque per un fine ben preciso. Naturalmente, a noi piace convincerci che oltre a questo ci sia dell’altro, che non sia solo affascinato dalla volgarità dell’aspetto esteriore, ma anche dalla finezza di quell’interiore. 
Definire qualcosa impossibile mi sembra arduo, diciamo solo che questo nostro pensiero è molto alla Walt Disney, ma per carità potrebbe anche accadere.

Tuttavia il più delle volte il fine è ben preciso, solo che come accennato, molto spesso per raggiungerlo c’è bisogno di una vera e propria ricerca, accuratezza e precisione maschile: insomma non tutte noi siamo disposte a concedere quel fine senza nemmeno un po’ di sforzo, per lo meno la consapevolezza che se lo siano sudato!



Proprio qui sta la nostra astuzia, non sempre accade, ma molto spesso avviene. 
L’impresa cavalleresca dell’uomo diviene la sua trappola: egli viene ammaliato dalla donna e raggiunto il suo fine, cade in quella ragnatela che quest’ultima ha tessuto, sapientemente, attorno a lui. 

Il gioco è fatto, entrambi hanno raggiunto il loro fine: l’uomo è affascinato, non solo attratto e forse potrà decidere di mettersi in gioco.

Spetterà ad entrambi scegliere dove direzionare i segnali fraintesi mai intesi.
Del resto il fine giustifica i mezzi e noi tutte dobbiamo prendere atto che gli uomini hanno in mente, principalmente, quel fine. Però è giusto non fare di tutta l’erba un fascio e per cui, ad onor del vero, spezzare una lancia in favore del genere maschile.
Infatti è possibile che la bramosia dell’uomo nel raggiungere il famoso vaso di Pandora, lo porti ad innamorarcisi e dunque una volta aperto, inesorabilmente, decida di sceglierlo definitivamente.

La questione è questa: l’uomo è concreto e poco fantasioso, non è alla ricerca di qualcosa, ma se la trova sulla sua strada, l’accoglie di buon grado. Non ama parlare di quello che accade, non ama proprio pensare ai suoi sentimenti, per lui le cose accadono se devono accadere, altrimenti fa lo stesso e prosegue per la sua strada. 

Qui vi è la maggior differenza con le donne: per noi è impossibile trascurare i sentimenti, non pensare al dopo e ancor più incredibile lasciarsi scappare la situazione dalle mani, faremmo di tutto per chiarire, approfondire e spiegare. 

A questo va aggiunto che in ognuna di noi vi è un estremo desidero di essere “l’unica e speciale” e dunque, la possibilità che l’uomo scelga qualcun’altra o non scelga, ci destabilizza notevolmente e, conseguentemente, ci solleva le continue domande e i continui perché.



Possiamo decidere di assumere l’atteggiamento maschile e ridurre il tutto, anche per noi, al fine.

Nonostante ciò, dopo poco saremo insoddisfatte, perché c’è anche da dire che una volta giunte alla fine, bisogna, prima di tutto, sperare in una buona conclusione e, in secondo luogo, che questa non ci lasci con la sensazione che forse il vaso di Pandora era più interessante avvolto dal mistero.

#merendinaclassica


lunedì 25 gennaio 2016

DIPINGIAMO Storie - SPAZIO all'ARTISTA

Estate 1999, riviera romagnola, sole, mare e DUE AMICI quattordicenni inseparabili che giocano a carte.

Silvia: Miche' cosa vuoi fare da grande?
Michele: Io voglio fare l'artista!!!
Silvia: Che bello, allora io scriverò di te!

Inverno 2016, #merendinaclassica oggi vi presenta Michele: occhi verdi, moro e napoletano verace, insomma a prima vista potrebbe sembrare un attore, invece ha preferito lavorare "dietro le quinte".  
Ufficialmente è SCENOGRAFO, ma nella vita di tutti giorni è un'artista a tutti gli effetti.


Foto Michele Silenti
Autoritratto Michele Silenti Artist

Diamo SPAZIO alla CREATIVITÀ e ai progetti nati dal CUORE.

Michele per me è come se fosse un fratello, ha trascorso molti momenti difficili e tormentati proprio come i grandi artisti.

DIPINGERE per lui è un modo di VIVERE, per ricordare le persone che ha perso, ma che sa che gli sono sempre accanto, per sfogare ogni EMOZIONE in gesti e colori, per gestire il suo tempo e la sua creatività in LIBERTÀ.


Notte Stellata sul Golfo di Napoli - Michele Silenti Artist


Un giorno gli ho chiesto: "perchè dipingi?"



E lui: "credo che l'arte sia l'unica vera forma d'amore sincera e duratura che ha l'uomo, la si ama incondizionatamente, credo ciecamente nella forza dell'arte, qualunque essa sia, l'arte salva il mondo... e forse salverà me!"
Emoticon smile
Composizione Notturna - Michele Silenti Artist
Ghiandaia - Olio su cartoncino - Michele Silenti Artist



La nostra amicizia ha lunga data, siamo la milanese e il napoletano

Ovviamente, io da vera milanese cerco di "incrociare le agende" per vederci e lui, da vero napoletano, ama Milano!


Milano - Porta Ticinese - Matita e pastello su cartoncino - Michele Silenti Artist


Avete presente quando anche se non ci si vede da tanto con qualcuno, appena ci si incontra è come se non fosse mai passato il tempo?



Ecco io con lui mi sento a CASA, siamo FAMIGLIA e in un attimo, anche se ormai trentenni, ci ritroviamo insieme al mare, a giocare a carte...

Potrei continuare a raccontarvi un sacco di storie su come ci siamo catapultati con il Risho o quando bucavamo il coprifuoco o quando ancora ci aiutavamo a vicenda per conquistare il "ragazzo/a" del momento.

Ma questa è un'altra STORIA...

Quindi 
SPAZIO all'OPERA D'ARTISTA!




“Prima sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni.”    Vincent Van Gogh

Notturno Partenopeo in bianco e nero - Olio su cartoncino ruvido - Michele Silenti Artist
"Nero a Meta'" - Matita, Olio, Pennarello su cartoncino - Michele Silenti Artist
"Il Principe"- Matita, Olio, Pennarello su cartoncino 

Come contattare MICHELE? 

#Facebook: Michele Silenti Artist
















#merendinaclassica




venerdì 15 gennaio 2016

Tutta colpa della Walt Disney! - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con la Walt Disney

Ebbene, ammettiamolo c’è un’alta concentrazione di bambine cresciute a suon di canzoni e cartoni Walt Disney
Tutte, ancora, ci emozioniamo nel rivedere i classici cartoni animati e tutte, volenti o nolenti, siamo rimaste soggette alle favole: il principe azzurro che viene a salvarci, l’uomo galante che ci tratta come un fiore e nel caso tentasse una sgarberia, sarà solo un brutto sortilegio recatogli dalla strega cattiva.

Riflettiamo: la Walt Disney ha sempre dipinto il bene e il male, la cosa giusta e la cosa sbagliata, senza approfondire le sfumature e così è stato anche per l’uomo. 

Tutte le fanciulle trovano il loro principe un po’ per caso ed egli è il bene assoluto: sovrasta draghi, castelli, trappole per salvare la sua principessa che tratta con la cura che si riserva ad una rosa in una teca. 
Persino la Bestia, de La Bella e La Bestia, viene ammansita e diventa la bestia perfetta! 

Questo rappresenta il dramma dell’infanzia che prosegue nell’adolescenza e diviene una certezza con l’età della ragione.

Questa fantasia è sempre stata presente, prima di Walt Disney in altre epoche con altri mezzi e si perpetua da sempre.
La cosa interessante è che mentre nelle donne si è radicata nel profondo, agli uomini, anch’essi solo per riflesso colpiti dal medesimo processo, niente del buon principe è rimasto impresso, ma anzi in questi vi è una sincera ironia e beffardia per chi invece è caduta preda di questo sortilegio.
Da qui nascono i problemi: qualsiasi donna anche la più astuta e meno romantica, si vedrà colta, in un momento di debolezza, dal desiderare nel credere alle favole. 
Ci sono le più illuse e le meno, ma nel profondo di ognuna qualsiasi atteggiamento maschile negativo vuol essere travisato e aggiustato secondo le proprie certezze; un po’ per evitare di soffrire e un po’ per credere che il principe esista davvero…

È una dura realtà da accettare, ma è significativo imparare a conoscerla ed affrontarla. Nonostante tutto nelle donne rimarrà sempre un innato desiderio nel sperare

Non tutto è perduto, probabilmente per ognuna di noi esiste il principe azzurro, forse è molto difficile incontrarlo oppure è molto semplice, solo che non ci si accorge di lui… 

Ogni donna può e deve sognare, le favole esisteranno per sempre ed è giusto provare a inseguirle, del resto ognuno vuole come conclusione della propria storia il fatidico: 
E vissero felici e contenti”.

#merendinaclassica


mercoledì 13 gennaio 2016

CIOÈ... Parliamone! SPAZIO agli ANNI '90

Proprio l'altra sera parlavamo tra amiche dei "bei tempi passati", sono quelle cose che all'alba dei 30 anni ti capita di fare, per poi sentirti un attimo dopo come tua nonna, quando ti raccontava della sua giovinezza...

Comunque, stavamo ricordando con un senso estremo di NOSTALGIA, il periodo del CIOÈ, ve lo ricordate?


Prima di ogni cosa la COPERTINA di STICKERS davanti e dietro, una vera GIOIA, non solo... gli inserti tanto attesi di ogni settimana e i POSTER
Alzi la mano chi non si ricorda il poster di DI CAPRIO in TITANIC?


Ma soprattutto, la MERAVIGLIOSA RUBRICA delle domande senza senso sul SESSO, abbiamo trovato nel nostro archivio, qualche piccola testimonianza:

1. È possibile fare l'amore quando si è vergini? (D.V. '83)
2È vero che si può rimanere incinta con un semplice bacio? (Bilancina ’84) 
3. È vero che per far crescere il seno bisogna mangiare molti funghi? (Anonima '98)

Per non parlare di 
TOP GIRL, l'altra indimenticabile rivista che faceva sentire noi ragazzine di 14 anni più grandi e "vissute"...e già attente al LOOK, al trucco e all'AMORE! Eh si, perchè erano soprattutto le lunghe STORIE D'AMORE, struggenti, surreali e assurde di ragazze "come noi" che ci tenevano incollate alle pagine del magazine. 





Dalle Merendine Under è tutto, ma non finisce qui ;)
#merendinaclassica & #merendinagenerosa

venerdì 4 dicembre 2015

Il sublimato - #iononhoparole

#spazio alla lettura
#merendinaclassica alla prese con: L'uomo sublimato


"S" come SUBLIMATO.
È l’uomo intellettualoide, distratto verso le cose terrene e concrete in cerca di qualcosa di elevato che colmi il suo spirito e la sua mente.

Si veste in modo disattento e svogliato, attirando su di sé gli sguardi per loriginalità di abbinamenti quanto più arditi e colori in disuso da tempo. 

È sempre assente perché assorto in un mondo proprio.
Tutte queste caratteristiche racchiudono in sé un fascino cui alcune donne restano soggette.

In principio, ci si approccerà al sublimato in termini, ovviamente, intellettuali, puntando su un interesse manifesto nei suoi riguardi. Gli argomenti con cui affrontarlo vanno attinti dal suo modo di essere. 

Qulache esempio:
1) Se porta una maglietta con sopra una stampa particolare, questa può farvi iniziare un dialogo sull’argomento. 
2) Se siete fuori a bere qualcosa, osservate quel che ordina.
3) Ci sono comunque degli argomenti cardine su cui potete contare: filosofia, teatro, musica o scienza. 

Sarà, infatti, sempre la donna a muovere i primi passi verso questa categoria di uomo, troppo immerso nel proprio Io per attuare qualsiasi tipo di corteggiamento, tanto meno un approccio fisico!



Ciò che può accadere è che la donna resti seriamente e, in maniera tragica, affascinata dal sublimato, il quale sembrerà esercitare una sorta di incantesimo su di lei


Può accadere, dunque, che nasca una sorta d’“amicizia” tale da permettere ai due di frequentarsi spesso, discutere di tutto, basando la loro relazione su un corteggiamento cerebrale. Tale atteggiamento convince la donna di essere “velatamente” corteggiata dal sublimato, il quale a suo parere ostenta noncuranza proprio al fine di sedurla e intrigarla maggiormente.
Purtroppo, un pensiero così sofisticato è fuori portata persino per il nostro intellettualoide, al quale va applicata la teoria del “ci fa o ci è”

Non ci sarà mai permesso di comprendere se lui faccia lo stolto per “non pagare il dazio” o se, diversamente, lo sia proprio; basti sapere che qualsiasi sia il suo atteggiamento, questo non verrà da un attento calcolo di corteggiamento, ma sarà del tutto fuori da ogni logica e schema.

Quest’uomo rappresenta la categoria che più si avvicina alle cellule impazzite del sistema.

Le sue intenzioni sono del tutto prive di strascichi sentimentali o sessuali.

Può succedere che frequentandolo molto spesso, egli si prodighi nel farvi sentire bene: una cena qua, un film di là, una lettura a lume di candela. 
Un giorno può succedere che vi racconti come un bel massaggio eseguito con correttezza porti del benessere sia al vostro corpo che alla vostra psiche; così si propone di aiutarvi a rilassarvi.
Pur cercando di accogliere questi suggerimenti senza alcun tipo di malizia, va da sé che la donna si convince che il sublimato voglia passare con lei a un’altra fase più “fisica” del rapporto, frapponendo come scusa il fatidico “massaggio Shiatsu”.

Bene, non soffermiamoci sui mille preparativi femminili per rendere la casa romantica e agevole per l’incontro, ma arriviamo al punto: il sublimato eseguirà il massaggio con maestria, l’atmosfera sarà perfetta, le risate si sprecheranno... Insomma tutto andrà alla perfezione, se non che la scintilla non scoppierà! Una volta terminata la “seduta”, l’uomo ringrazierà e saluterà una donna perplessa, confusa e mezza svestita!

Col tempo scoprirete che tale tipologia di uomo considera solo gli aspetti della vita dediti alla spiritualità e alla trascendenza. Non comprende come un individuo di sesso maschile possa vivere di una così forte tensione fisica verso il genere opposto con tutto ciò che comporta avere una relazione. La soluzione è semplice: meglio abbandonare i meri piaceri terreni della carne per conquistare la pace dei sensi.


Quest’ultima bisogna trovarla seguendo un percorso spirituale composto da sedute yoga e meditazione al fine di sublimare i piaceri sessuali a un’altra realtà in cui ricavare gli spazi necessari al proprio Io.

Inutile dire che con quest’uomo non potrà accadere mai nulla, se non mortificazioni continue, per cui sarà “saggio” tenerselo come amico ideale per trascorrere insieme il tempo o aiutarci ad eliminare le energie negative con un bel massaggio degno di maestri! 

#merendinaclassica