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mercoledì 3 febbraio 2016

Se " Te lo dico sottovoce " fosse un film...

Come avevo anticipato nell'ultimo post, quando ho letto 
Te lo dico sottovoce di Lucrezia Scali, ho pensato che fosse una storia perfetta per farne un film!
Ho subito iniziato ad immaginare a quali attori avrei affidato i vari ruoli. 
Mi sono concentrata sugli attori italiani e il cast del mio film lo vorrei così:

MIA: Isabella Ragonese
FIAMMA: Carolina Crescentini
ALBERTO: Alessandro Preziosi
DIEGO: Luca Argentero
ANTONIO: Giampaolo Morelli
MADRE DI MIA: Anna Galiena
PADRE DI MIA: Giancarlo Giannini
SORELLA DI MIA: Cristiana Capotondi


A mio modesto parere questo cast è perfetto!


A questo punto inviterei i nostri lettori a dire la loro.
Condividete le mie scelte? Sostituireste qualcuno dei miei attori?
Dai scatenate la fantasia e SPAZIO ALLE IDEE!!

#merendinasostanziosa









venerdì 29 gennaio 2016

Il fine giustifica i mezzi - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con il fine giustifica i mezzi

Vi è una categoria di uomo che per poter raggiungere il proprio scopo possiede una perseveranza e resistenza tale da essere considerato pari ad un monaco in ritiro spirituale


Quest’uomo farà di tutto per farsi credere interessato a voi, per farvi sentire le più belle e desiderate, ma soprattutto vi ascolterà imperterrito, vi asseconderà nei vostri dubbi ed incertezze, vi darà consigli che si dimenticherà non appena vi saluterà, tutto per raggiungere il proprio fine. Un vero principe azzurro… 

Può accadere che la donna se ne accorga e decida di stare al gioco, consapevole che altro non può essere che godere del momento, assaporare la favola come se tale fosse prima di immergersi nella vita reale.

Non tutto è perduto, non tutto poi può essere così negativo. Perché se è vero che il fine giustifica i mezzi, è anche vero che il fine può essere inaspettato e produrre differenti conseguenze.

Infatti, quasi sempre l’uomo si interessa alla donna solo per pura attrazione fisica e dunque per un fine ben preciso. Naturalmente, a noi piace convincerci che oltre a questo ci sia dell’altro, che non sia solo affascinato dalla volgarità dell’aspetto esteriore, ma anche dalla finezza di quell’interiore. 
Definire qualcosa impossibile mi sembra arduo, diciamo solo che questo nostro pensiero è molto alla Walt Disney, ma per carità potrebbe anche accadere.

Tuttavia il più delle volte il fine è ben preciso, solo che come accennato, molto spesso per raggiungerlo c’è bisogno di una vera e propria ricerca, accuratezza e precisione maschile: insomma non tutte noi siamo disposte a concedere quel fine senza nemmeno un po’ di sforzo, per lo meno la consapevolezza che se lo siano sudato!



Proprio qui sta la nostra astuzia, non sempre accade, ma molto spesso avviene. 
L’impresa cavalleresca dell’uomo diviene la sua trappola: egli viene ammaliato dalla donna e raggiunto il suo fine, cade in quella ragnatela che quest’ultima ha tessuto, sapientemente, attorno a lui. 

Il gioco è fatto, entrambi hanno raggiunto il loro fine: l’uomo è affascinato, non solo attratto e forse potrà decidere di mettersi in gioco.

Spetterà ad entrambi scegliere dove direzionare i segnali fraintesi mai intesi.
Del resto il fine giustifica i mezzi e noi tutte dobbiamo prendere atto che gli uomini hanno in mente, principalmente, quel fine. Però è giusto non fare di tutta l’erba un fascio e per cui, ad onor del vero, spezzare una lancia in favore del genere maschile.
Infatti è possibile che la bramosia dell’uomo nel raggiungere il famoso vaso di Pandora, lo porti ad innamorarcisi e dunque una volta aperto, inesorabilmente, decida di sceglierlo definitivamente.

La questione è questa: l’uomo è concreto e poco fantasioso, non è alla ricerca di qualcosa, ma se la trova sulla sua strada, l’accoglie di buon grado. Non ama parlare di quello che accade, non ama proprio pensare ai suoi sentimenti, per lui le cose accadono se devono accadere, altrimenti fa lo stesso e prosegue per la sua strada. 

Qui vi è la maggior differenza con le donne: per noi è impossibile trascurare i sentimenti, non pensare al dopo e ancor più incredibile lasciarsi scappare la situazione dalle mani, faremmo di tutto per chiarire, approfondire e spiegare. 

A questo va aggiunto che in ognuna di noi vi è un estremo desidero di essere “l’unica e speciale” e dunque, la possibilità che l’uomo scelga qualcun’altra o non scelga, ci destabilizza notevolmente e, conseguentemente, ci solleva le continue domande e i continui perché.



Possiamo decidere di assumere l’atteggiamento maschile e ridurre il tutto, anche per noi, al fine.

Nonostante ciò, dopo poco saremo insoddisfatte, perché c’è anche da dire che una volta giunte alla fine, bisogna, prima di tutto, sperare in una buona conclusione e, in secondo luogo, che questa non ci lasci con la sensazione che forse il vaso di Pandora era più interessante avvolto dal mistero.

#merendinaclassica


mercoledì 20 gennaio 2016

Te lo dico sottovoce

#spazio alla lettura

Prendete l'amore sconfinato per gli animali, aggiungete una bella dose di romanticismo, un pizzico di fortuna, un pizzico di Sfortuna, shakerate con altruismo, dedizione ed un cuore carico d'amore ed otterrete il cocktail perfetto, quello creato da Lucrezia Scali nel suo romanzo "Te lo dico sottovoce".


Foto Lucrezia Scali

Divorato in un giorno e mezzo, il libro racconta la storia di Mia, della sua seconda opportunità di essere felice. Parla di rinascita, di riscatto e di speranza ma soprattutto sono i sentimenti genuini, quelli puri e veri i reali protagonisti.


Foto di Pamela Lodolo
Mia è una veterinaria di successo, con una clinica avviata nella quale lavora con la sua migliore amica Fiamma e con Antonio.
Oltre alla cura degli animali, la clinica segue altri due progetti, il soccorso e recupero degli animali maltrattati e la pet therapy per i bambini ricoverati in ospedale. È proprio nello svolgimento di queste attività che scopriamo il cuore di Mia, un cuore grande, pieno d'amore da dare, ma anche un cuore rotto da un doloroso passato che riaffiora sempre e prepotente.

Ma si sa, non c'è niente come un nuovo amore e tanta determinazione per riuscire ad avere una seconda possibilità nella vita.
Solo che sul cammino di Mia si affacciano contemporaneamente due uomini: il bel dottor  Alberto, stimato nell'ambiente medico, di ottima famiglia, come quella da cui proviene Mia, e l'irriverente e arrogante Diego, poliziotto con cui Mia collabora per il salvataggio degli animali.


Foto di Pamela Lodolo
Si scopriranno gli altarini di entrambi e, con somma rassegnazione, Mia crederà che il suo destino sia di rimanere sola, o meglio, sola col suo cane Bubu, la sua clinica veterinaria, i bambini della pet therapy, ma senza l'amore di un uomo, quell'amore ormai perduto e che Mia crede sia impossibile ritrovare e riprovare.
Foto di Pamela Lodolo

E il principe azzurro? E la seconda chance? 
Ve lo dico sottovoce......

Sarà perché amo gli animali, sarà perché Mia è un personaggio genuino, un'eroina dei nostri tempi, sarà perché tutti vorremmo essere altruisti e donarci agli altri come lei, sarà perché le storie d'amore travagliate sono magnetiche, sarà perché è scritto così bene che ti sembra di essere parte della storia, ma quando l'ho finito ho pensato subito che sarebbe una trama perfetta per un film!

Nel prossimo post vi dirò a chi farei interpretare i vari personaggi, leggete il libro e pensateci anche voi...


 #merendinasostanziosa

lunedì 11 gennaio 2016

5 buoni propositi per il 2016....davvero buoni e davvero propositi

Arrivato il 2016, arrivano anche i buoni propositi!!! 
Ma invece che lunghi elenchi di cosa fare e cosa non fare, iniziamo l'anno diversamente...

1. L'OTTIMISMO è il profumo della vita....e allora iniziamo a respirarlo!! Insomma iniziamo questo 2016 con il SORRISO, che fa bene a noi stessi e agli altri. Combattiamo i musi lunghi che incontriamo in ufficio e il pessimismo cronico di alcuni amici con sane risate e grandi sorrisi.
Foto Pamela Lodolo


2. Pensiamoci un pò...tutti gli anni cosa mi prefiggo di fare? Mmmm...LEGGERE di più... ok ce lo diciamo tutti gli anni, ma poi in un attimo ti ritrovi il comodino sommerso di libri che cercano anche solo un tuo sguardo, invece nulla... ci sono delle sere che allunghi il braccio per prendere il libro, ma durante questo breve tragitto ti sei già addormentata!
Quest'anno prova a mettere un po' meno libri sul comodino...inizia a sentire i pareri di chi ti sta intorno....fatti consigliare e consiglia a tua volta...e LEGGI davvero!
Foto Pamela Lodolo


3. CIBO, CIBO, CIBO...Stai attento: i dolci NO, occhio la Farina bianca fa male, mmm la carne rossa? non hai sentito cosa dicono? poi sarebbe meglio evitare l'olio di palma e i grassi idrogenati, naturalmente... obiettivo 2016 mangiare sano... siamo sicuri? ora diciamo così il nostro obiettivo è mangiare in compagnia, farci delle sane risate e, perché no, un bicchiere di vino rosso fa sempre bene e come diceva nostro nonno "il vino fa buon sangue".
E non dimenticate: "Non mangiate nulla che la vostra bisnonna non riconoscerebbe come cibo" - Michael Pollan
Foto Pamela Lodolo




4. Capitolo VIAGGI...chi a gennaio, terminate le feste, non pensa "chissà quest'anno cosa farò? dove andrò? le vacanze?"....il consiglio migliore è viaggiare...e non vuol dire per forza San Francisco, Tokyo e Seychelles (che comunque non guastano MAI)...ma anche semplicemente posti vicini che spesso proprio perchè così vicini sono considerati OUT!
Foto Pamela Lodolo



5. Quest'anno non deve essere l'anno del DISAGIO, c'è chi come noi, se lo ripete spesso, per poi ricaderci sempre! Per cui mettiamoci a nostro AGIO e prendiamoci CURA di noi stessi
Qual è il modo migliore? Potrebbe essere la sfida del 2016 chi lo sa..
Foto Pamela Lodolo


#buonanno
Le Merendine 


venerdì 18 dicembre 2015

In origine fu la costola vol. 2 - #iononhoparole

#spazio alla lettura
#merendinaclassica alle prese con problemi esistenziali, approfondisce con qualche esempio concreto

Per chi si fosse sintonizzato solo ora vi faccio un breve riepilogo. Riflettevo nel post precedente, sul rapporto uomo/donna (naturalmente non tutti gli uomini, sono esempi presi a caso…) e sulla loro diversità. In poche parole sui problemi esistenziali che ci circondano.
Ora vorrei portare alla vostra attenzione degli esempi (presi anche questi a caso).

Può accadere che la donna astuta in un primo momento mostri un atteggiamento vigile e disinteressato nei confronti dell’uomo con cui sta uscendo. 
Qui è interessante ciò che può accadere: la donna non è in cerca di un’avventura, ma l’accetta di buon grado, consapevole che quel determinato “uomo” non potrà darle ciò che vuole, ma potrà essere una piacevole distrazione. E così è. 
Agli occhi di estranei, si penserebbe che una volta raggiunto il piacere, tutto torni come prima, anche con l’uomo in questione: ci si sente, ma non più del solito, non ci si pensa più e la vita prosegue ognuno alla ricerca di ciò che desidera. 

Ebbene, anche in questo caso non è così! L’uomo diviene insistente, si comporta come se avesse perso la testa per voi, chiama la donna e le chiede di uscire costantemente. Quest’ultima seppur non soggetta a paranoie, lo diviene poiché la domanda che aleggia è sempre la medesima: Perché? Perché si comporta in questo modo? Cos’altro vuole ottenere? E da qui è un fiume in piena di quesiti irrisolti: si sarà forse innamorato di me?
Notiamo bene, ancora una volta è l’uomo a procuraci delle paranoie mentali!





Eppure succede anche dell’altro, uno stadio intermedio: la donna astuta cade in trappola e si lascia avvolgere da illusioni e speranze finché quest’ultime non verranno brutalmente distrutte.
In seguito sarà importante soffermarsi anche sul perché noi siamo così soggette a farci trasportare dall’impossibile e a continuare a voler credere che i sogni esistano.

Comunque, una volta svegliatasi da questo stato di sonno profondo, la donna diviene consapevole che, in realtà, tutto ciò che ha creduto di conoscere nell’uomo così non è e che il fine è sempre il medesimo. 
Delusa e rammaricata decide, naturalmente, di proseguire la sua vita senza più pensare a lui, senza sentirlo, ma ecco che lui, quando meno se lo aspetta, ricompare. 



La donna cerca di mantenere l’equilibro e non ricadere nel baratro delle speranze, di non rendersi preda di se stessa e delle sue mille domande, tenta di dimenticare.

Sarà inutile dirvi che poi l’uomo non cercherà una storia seria, né nient’altro; semplicemente provava piacere nel turbare la donna, non si sentiva desiderato e quindi si è sentito legittimato a seguire il neurone-ormone e fare ciò che meglio sapeva fare: insinuare domande.

In sostanza la mia riflessione termina qui: la mente della donna è terreno fertile in cui far sorgere domande e paranoie di ogni tipo, l’uomo privo di una costola si sente meno attraente e desidera essere corteggiato dalla donna. Non concepisce la cosiddetta “donna intraprendente e disinteressata” quindi per farsi prendere in considerazione alimenta false speranze.

Beh, alla fine se ci pensate… questo è il prezzo da pagare

#merendinaclassica

venerdì 11 dicembre 2015

In origine fu la costola vol. 1 - #iononhoparole

#spazio alla lettura
#merendinaclassica alle prese con: problemi esistenziali

Alla fine se ci pensiamo bene, ma proprio bene, noi e gli uomini non abbiamo davvero nulla in comune.
Ma soprattutto, qual è il fine dell’uomo? Sì certo, domanda scontata: il fine è quello di arrivare alla fine, ma una volta giunti, che cosa pensa di trovare? Voglio dire: il vaso di pandora? Una sorpresa nascosta? Il nirvana?

Attenzione, riflettiamoci e soprattutto poniamoci una domanda essenziale: siamo proprio sicuri che Adamo diede a Eva una costola? Piuttosto non sarà stata la parte coscienziosa del cervello? La parte razionale e ragionevole, lasciando gli uomini in preda alla parte emozionale, o meglio ormonale?



Partiamo da una situazione comune.
Quanto si prodiga l’uomo per ottenere ciò che vuole? 
Non parliamo di quelli pigri, parliamo di quelli che ci provano gusto nel corteggiarti, nel convincerti che non vogliono solo quello... eh sì perché poi c’è da dire che la donna astuta, sa quello a cui va incontro e, quindi, previene e consapevolizza l’uomo che non ha bisogno della favola, di parole melodiche e usanze d’altri tempi per poi giungere solo ad un risultato. E lui, invece, nega e rincara la dose! Dice che con te è diverso, non cerca solo quello, è qualcosa di più, qualcosa di speciale.
Purtroppo è successo a tutte e se a qualcuna di voi non fosse successo, vi stimo molto.



Analizziamo: ci dicono, si sa, che la sincerità paga sempre, ma forse qui dovremmo ricrederci. 
La donna astuta, consapevole di quanto ha detto e soprattutto di quanto ha udito, dopo qualche tempo, si convince che ciò che l’uomo medio ha proferito sia la verità! Del resto lei fin da subito ha voluto essere chiara e lui l’ha resa speciale! 
Fin qui tutto bene, solo che poi non sarà così.
In realtà, l’uomo in questione non ha alcun interesse nei suoi confronti, tutto quel che è stato detto o fatto era solo in funzione di arrivare al punto.

Ora la domanda che aleggia nell’aria, come un uragano senza sosta, è: Perché?
Qualcuno avvisi gli uomini che le donne si possono rendere disponibili anche senza essere illuse ed offese!
Attenzione questo “Perché” è molto importante, spiega tutto: l’uomo si lamenta sempre che le donne viaggiano con la fantasia, si immaginano il loro matrimonio non appena s’incontrano (che poi non è neppure così vero.. ma a volte per carità glielo si lascia credere…), ci dicono che pensiamo troppo e non ci godiamo l’attimo. Ma quale falsità è mai questa? Sono loro che alimentano la nostra fantasia e si appropriano della nostra speranza.
Quindi sostanzialmente l’operazione è semplice: le speranze delle donne stanno alle frasi sconsiderate degli uomini.

Per carità, io credo che loro proprio non se ne rendano conto.
Infatti, se ci pensate il più delle volte è la donna ad essere considerata pazza e paranoica, chissà perché l’uomo non viene mai preso in considerazione!
Care mie, eccola una delle verità, loro provano piacere a sedurre, loro bramano d’essere desiderati, per poi incolparvi delle vostre aspettative! 

E pensate che tutto è partito dalla donna astuta e consapevole che ben presto si è trasformata nella donna in preda a false speranze.
Ergo: la costola non va presa nemmeno in questione!

Ma ci sono ben diversi casi....


#merendinaclassica

giovedì 26 novembre 2015

Colazione da Starbucks


Dopo una settimana di "doveroso" silenzio ho pensato di proporre un libro che ho letto qualche anno fa, che affronta un tema coraggioso, quello della libertà: COLAZIONE DA STARBUCKS", titolo originale "Veil of Roses" (che personalmente ritengo più pertinente al racconto).

È un libro ironico e brillante anche se a tratti fa accapponare la pelle!
Protagonista è Tami, una ragazza iraniana di Teheran i cui genitori - che da giovani avevano vissuto in America apprezzando il mondo occidentale in tutte le sue sfaccettature e che, tornando in Iran per una vacanza si erano visti portare via tutta quella libertà di cui fino a quel momento credevano di avere diritto, e vietare di ritornare alla loro vita americana - le regalano per il suo ventisettesimo compleanno un viaggio negli Stati Uniti con un visto di tre mesi.
Alla scadenza dei tre mesi Tami dovrà tornare a casa a meno che.....
.....a meno che in quei tre mesi non riesca a sposare un cittadino americano!!
Questa è la sua missione. 
Quando i genitori le regalano il biglietto per la libertà, la mamma di Tami si fa fare una promessa  "Va a svegliare la tua buona stella. Promettimi che lo farai".
Tami promette nonostante "per una ragazza iraniana è pericoloso concedersi di sperare".
Della vita americana della sua famiglia Tami non ha ricordi vivi, era troppo piccola. I suoi ricordi sono le fotografie, che custodisce come reliquie. Una delle sue preferite è quella che ritrae lei e sua madre in riva all'oceano pacifico, sulle coste di San Francisco. Lei con un costumino intero rosa con una grande margherita gialla davanti e sua madre abbronzata, con i lunghi capelli al vento. "Non sa ancora niente di spiagge segregate e passaporti confiscati e dell'obbligo di nascondere il proprio corpo dal calore del sole e dagli sguardi degli uomini. Conosce solo la bellezza di questo giorno. Porta calzoncini di jeans tagliati corti e il top di un bikini rosa. Grossi orecchini d'oro a cerchio e un rossetto squillante. Rosso anche lo smalto. E' incredibilmente bella, e ha l'aria felice. Felice e LIBERA come non mai.
Tami è abituata ad una madre che si copre il capo con il velo imposto dal regime, che cammina a testa bassa e distoglie lo sguardo se incrocia un uomo per strada. La mamma che conosce è triste, eppure c'è stato un tempo in cui era felice, allegra e spensierata!
Deve riuscire nella sua missione anche per lei, per renderla ancora felice, anche se attraverso i suoi occhi.
Tami va a Tucston, in Arizona, dove vive sua sorella Maryam, emigrata anni prima insieme al marito, che si adopererà a farle conoscere possibili e papabil candidati.
L'impatto con l'occidente sarà scioccante!
Come primo approccio alla moda americana Maryam porterà Tami da Victoria's Secrets... beh a voi immaginare la reazione di Tami.
Ma il primo vero scoglio che dovrà affrontare da sola sarà ordinare una bevanda da Starbucks... I malintesi saranno all'ordine del giorno, tantissime le paure! 
Quando, piano piano, Tami comincia ad occidentalizzarsi, realizzerà che purtroppo il suo tempo di permanenza negli USA sta per scadere e che dei pretendenti che le sono stati presentati nessuno pare aver capitolato o forse nessuno le andava bene, perchè in fondo, anche lei come gli americani, vuole avere il diritto di innamorarsi.
Forse l'avventura americana di Tami dovrà terminare... Forse dovrà rinunciare alla "terra della libertà"...


Questo libro è divertente e si legge tutto d'un fiato e anche se il carattere ironico lo rende un libro "facile", sicuramente è una lettura profonda, che fa riflettere.

Sembra banale dirlo, ma credo che valga la pena ricordarlo ogni tanto....in tante, troppe, parti del mondo i più elementari diritti dell'uomo vengono negati, quei diritti che chi come noi è nato in occidente dà per scontati, che ci sembrano assolutamente dovuti, sono invece vietati e le persone che lottano per conquistarli vengono perseguitate e brutalmente punite! 

"Mi chiamo Tamila Soroush. E voglio le noccioline. Voglio il vino. Voglio guardare un uomo negli occhi senza provare vergogna. Mi chiamo Tamila Soroush. E VOGLIO TUTTO".

FIGHT FOR YOUR RIGHTS!!!  #merendinasostanziosa





   

venerdì 6 novembre 2015

Paradigma Causa-Effetto - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alle prese con: il paradigma causa-effetto

Chi è questo paradigma causa-effetto? Di quale fenomeno stiamo parlando?

Fenomeni sempre presi a caso, ma reali... parliamo quindi oggi dell’uomo per cui a ogni causa segue un effetto; bianco o nero, le sfumature sono per gli eccentrici. 

Per giungere ai fatti mi sembra opportuno discutere quanto meno delle caratteristiche basilari che gli appartengono: solitamente di piacevole aspetto, semplice nel modo di porsi, vi affascinerà per la sua sicurezza, spavalderia e, perché no, un senso non originale, ma gradevole d’umorismo tanto quanto basta per farvi sorridere e convincersi di avervi conquistato. 

In realtà quest’uomo ci conquista molto facilmente, proprio perché è in grado di sedurci con le giuste armi, anche se abbastanza inconsapevolmente, la semplicità della sua iniziativa e il suo modo di porsi ci faranno pensare al corteggiamento ormai in disusoCerto non ci aprirà la porta del ristorante, ma per lo meno non fuggirà davanti alla disponibilità femminile. 

È qui che cadiamo, irrimediabilmente, in errore perché per quanto si apprezzino in lui queste caratteristiche, esse rappresentano anche le sue debolezze. Quest’uomo ha una forte fiducia in se stesso, adora parlare di sé anche se mai in maniera approfondita, affronta argomenti non troppo complessi. 

La storia, ad ogni modo, potrà appagarvi in un primo tempo: desiderose di compagnia e di qualcuno con cui condividere piacevoli momenti, non pretenderete molto da quest’uomo, disposte a vivere una semplice avventura priva di strascichi sentimentali o quant’altro. Detto ciò, questa sorta di patto tacito e condiviso, non indica certo che l’uomo-paradigma possa prendersi tutte le libertà del caso, mancando di rispetto soprattutto alla donna con cui si relaziona. 

Ciò che si instaura con lui è più un’amicizia a sfondo sessuale priva di qualsiasi legame solido e profondo, in cui la sincerità (in teoria), ma soprattutto il rispetto sono gli unici due elementi in gioco. Ebbene anche per una relazione semplice e povera come questa non mancano i colpi di scena. 

Analizziamo insieme i diversi step:

1) Atto di estrema sincerità
Può capitare, infatti, che il nostro paradigma dopo una notte trascorsa insieme, vi riveli che ha un debole per una vostra amica e l’intenzione di corteggiarla, non solo, che vi chieda il permesso di farlo! Seppur il vostro rapporto non si traduce in termini di fedeltà né di esclusività, un minimo di contegno sarebbe apprezzato. Perché scegliere un’amica, quando il mondo è pieno di sconosciute donne? Quale passaggio della forte amicizia tra donne, non è chiaro agli uomini? Se l’amicizia è vera e profonda l’uomo perderà sempre, viceversa avrà una tenue possibilità di riuscita, ma a che prezzo e con quale responsabilità!



2) Conseguenze dell'atto di estrema sincerità 
Nel primo caso, l’uomo non riuscirà nemmeno a farsi valere con l’ipotetica ragazza desiderata, la quale lo considererà un “ebete subnormale” solo per aver ferito la sua amica, non solo, perderà ogni possibilità con la sua amicizia esclusiva che non vorrà avere più niente a che fare con lui. 

Nel secondo caso, l’uomo avrà la responsabilità di quanto avvenuto con conseguente prezzo da scontare: non più un’amicizia sessuale, ma un’intensa storia d’amore...

La semplicità dell’uomo paradigma si rivela dunque un’arma a doppio taglio che si palesa in differenti e convulsi atteggiamenti:

L'approccio adolescenziale
Può infatti accadere che il paradigma si avvalga di questo approccio, con l’intento di sedurvi e attrarvi nella sua rete, inconsapevole dell’offesa intellettuale recatavi. Un esempio di tale corteggiamento può essere ricondotto alle frasi rivolte verso la donna da conquistare. Citazioni, neanche troppo ardue, insomma quelle che una volta, da adolescenti, si scrivevano sulla Smemoranda, ma che cadono in disuso nel mondo degli adulti. Asserzioni prive di senso, del tipo: “Mentre farò pausa caffè penserò a te”, cosa priva di romanticismo alcuno e del tutto poco confortante. 
Certo, forse questo non determinerà la vostra decisione di abbandonare questa categoria, ma diverrà un elemento in più da sommare agli altri.
Nonostante tutto, preso atto e consapevoli dei rischi, si può instaurare un relazione fisica quanto meno appagante… Ebbene, attenzione a ciò che incontrate perché purtroppo non tutti gli uomini-paradigma ricoprono esattamente e perfettamente il ruolo di amanti impeccabili. 

La spavalderia ostentata nel mondo quotidiano, sembrerà abbandonarli nell’intimità ed ecco che potrà capitare quanto mai auspicato: l’incapacità nell’utilizzo di una protezione semplice e sicura. 
Le cause molteplici: dal non aver mai fatto uso di una protezione, al preferire rimedi differenti. 
Difficile da credere: la semplicità nell’utilizzare in senso pratico una protezione (più facile da realizzarsi che la costruzione delle sorprese dell’ovetto Kinder) e la stupidità del non utilizzo…

È pur vero che molto spesso desideriamo una semplice amicizia fisica, ma essendo donne anche da essa pretendiamo un minimo coinvolgimento sessuale/intellettuale che ci può essere dato solo se conosciamo l’altra persona e non ci limitiamo a scegliere un paradigma a caso. 

Quello che ci potrà offrire questa categoria sarà un momento di distrazione, ma ben presto tutto ciò che ci ha attirato svanirà e resterà solo una parvenza di ricordo, poco nitida, dai contorni sfuocati che sparirà dalla nostra più remota memoria


#merendinaclassica

mercoledì 4 novembre 2015

Io che amo solo te

Otto anni dopo "Ho voglia di te" il sequel di "Tre metri sopra il cielo", Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti tornano sul grande schermo nel film "Io che amo solo te" tratto dall'omonimo libro di Luca Bianchini.
Ancora una volta belli come il sole, sono i co-protagonisti di una grande storia d'amore.

Ninella e Don Mimì, rispettivamente madre di Chiara (Chiatti) e padre di Damiano (Scamarcio) sono infatti i veri protagonisti di questo libro-film che, sebbene ruoti intorno e narri del matrimonio di Chiara e Damiano, in realtà descrive la storia d'amore dei loro genitori, promessi sposi quando erano ragazzi, ma che il destino, complice un po' di codardia, ha voluto separare.

Foto di Pamela Lodolo

La storia si svolge in un arco temporale di tre giorni, dal venerdì, giorno della vigilia delle nozze, alla domenica.
Il matrimonio di Chiara e Damiano diventa un vero e proprio evento in quel di Polignano a Mare. Lei la più bella del paese, lui il più ricco, figli di un amore incompiuto, sono certamente motivo di grande attenzione e chiacchiere per gli abitanti del paesino pugliese.
Naturalmente ne succederanno di tutti i colori: da sospetti tradimenti, al coming - out del fratello dello sposo... SPASSOSISSIMO!
Personalmente ho trovato il film brillante e divertente,  Michele Placido e Maria Pia Calzone  magistrali nei ruoli di Don Mimì e Ninella, Luciana Littizzetto perfetta nell'interpretare la petulante zia trasferita al nord ed infine Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti molto autentici nei loro ruoli.
Certo nel film non si è potuto dare rilievo a tutti quei personaggi che rendono il libro esilarante come: Vito Photographer, Pascal il truccatore più richiesto di Bari, Giancarlo Showman, Nancy, sorella di Chiara, aspirante cantante, ossessionata dalla sua verginità e dal suo peso, la signora Labbate, vicina di casa di Ninella e regina del Gossip del paese....
In ogni caso il film ha un buon ritmo e di sorrisi ne strappa parecchi, facendoti anche venire la voglia di prenotare le prossime vacanze a Polignano a Mare!   


Una commedia dolce-amara dove Damiano e Chiara scopriranno solo dopo le nozze di amarsi veramente e, a differenza dei loro genitori, di voler lottare per salvaguardare il loro amore.

Foto di Pamela Lodolo



































Il libro è ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE, unitamente al sequel "La cena di Natale", in cui Bianchini ci regala l'evolversi e l'avvicendarsi delle vite di tutti i personaggi ai quali ci si è inevitabilmente affezionati dopo la lettura del primo libro.
Per quanto riguarda il film cosa vi posso dire... Se avete già visto e apprezzato Riccardo Scamarcio  in Le Mine Vaganti, aggiungeteci Laura Chiatti come sua sposa, la  storia d'amore tra Michele Placido e Maria Pia Calzone, un matrimonio a dir poco faraonico, che a confronto quello tra Kate Middleton ed il Principe William è stato  "easy", il tutto incorniciato da uno degli angoli più magici della Puglia, la risposta vien da sè...    
Buona visione!

venerdì 30 ottobre 2015

Da quale IDEA nasce un NON libro? #iononhoparole

#spazio alla lettura

Vi domanderete perché #merendinaclassica ha scritto un NON libro, intitolato IO NON HO PAROLE.

Diamo SPAZIO a una piccola premessa.

Questi racconti nascono da esperienze “reali” di amiche.
La verità dei fatti è che a me piace scrivere fine a se stesso, è una cosa che mi rilassa, è il mio modo di scaricare la tensione.

Capita spesso che quando ci ritroviamo a parlare tra amiche, escano delle perle di saggezza che sarebbe davvero uno spreco non poter appuntare su carta
Casualmente alla fine di ogni "perla di saggezza", o una o l’altra si ritrova a esclamare: “Io non ho parole!”. 

Così nelle nostre serate migliori - vino e parole a profusione - leggevamo i brevi racconti buttati giù in quelle domeniche senza senso e ridevamo come delle matte.


Io non ho parole non nasce con l’intento di dare consigli o suggerimenti, quanto è da vedersi come testimonianza di rapporti sociali tutt’al più particolari.

Perchè RIDERE fa bene all’anima, e la vita va presa con IRONIA, anche nei momenti peggiori.

#merendinaclassica