giovedì 26 novembre 2015

Colazione da Starbucks


Dopo una settimana di "doveroso" silenzio ho pensato di proporre un libro che ho letto qualche anno fa, che affronta un tema coraggioso, quello della libertà: COLAZIONE DA STARBUCKS", titolo originale "Veil of Roses" (che personalmente ritengo più pertinente al racconto).

È un libro ironico e brillante anche se a tratti fa accapponare la pelle!
Protagonista è Tami, una ragazza iraniana di Teheran i cui genitori - che da giovani avevano vissuto in America apprezzando il mondo occidentale in tutte le sue sfaccettature e che, tornando in Iran per una vacanza si erano visti portare via tutta quella libertà di cui fino a quel momento credevano di avere diritto, e vietare di ritornare alla loro vita americana - le regalano per il suo ventisettesimo compleanno un viaggio negli Stati Uniti con un visto di tre mesi.
Alla scadenza dei tre mesi Tami dovrà tornare a casa a meno che.....
.....a meno che in quei tre mesi non riesca a sposare un cittadino americano!!
Questa è la sua missione. 
Quando i genitori le regalano il biglietto per la libertà, la mamma di Tami si fa fare una promessa  "Va a svegliare la tua buona stella. Promettimi che lo farai".
Tami promette nonostante "per una ragazza iraniana è pericoloso concedersi di sperare".
Della vita americana della sua famiglia Tami non ha ricordi vivi, era troppo piccola. I suoi ricordi sono le fotografie, che custodisce come reliquie. Una delle sue preferite è quella che ritrae lei e sua madre in riva all'oceano pacifico, sulle coste di San Francisco. Lei con un costumino intero rosa con una grande margherita gialla davanti e sua madre abbronzata, con i lunghi capelli al vento. "Non sa ancora niente di spiagge segregate e passaporti confiscati e dell'obbligo di nascondere il proprio corpo dal calore del sole e dagli sguardi degli uomini. Conosce solo la bellezza di questo giorno. Porta calzoncini di jeans tagliati corti e il top di un bikini rosa. Grossi orecchini d'oro a cerchio e un rossetto squillante. Rosso anche lo smalto. E' incredibilmente bella, e ha l'aria felice. Felice e LIBERA come non mai.
Tami è abituata ad una madre che si copre il capo con il velo imposto dal regime, che cammina a testa bassa e distoglie lo sguardo se incrocia un uomo per strada. La mamma che conosce è triste, eppure c'è stato un tempo in cui era felice, allegra e spensierata!
Deve riuscire nella sua missione anche per lei, per renderla ancora felice, anche se attraverso i suoi occhi.
Tami va a Tucston, in Arizona, dove vive sua sorella Maryam, emigrata anni prima insieme al marito, che si adopererà a farle conoscere possibili e papabil candidati.
L'impatto con l'occidente sarà scioccante!
Come primo approccio alla moda americana Maryam porterà Tami da Victoria's Secrets... beh a voi immaginare la reazione di Tami.
Ma il primo vero scoglio che dovrà affrontare da sola sarà ordinare una bevanda da Starbucks... I malintesi saranno all'ordine del giorno, tantissime le paure! 
Quando, piano piano, Tami comincia ad occidentalizzarsi, realizzerà che purtroppo il suo tempo di permanenza negli USA sta per scadere e che dei pretendenti che le sono stati presentati nessuno pare aver capitolato o forse nessuno le andava bene, perchè in fondo, anche lei come gli americani, vuole avere il diritto di innamorarsi.
Forse l'avventura americana di Tami dovrà terminare... Forse dovrà rinunciare alla "terra della libertà"...


Questo libro è divertente e si legge tutto d'un fiato e anche se il carattere ironico lo rende un libro "facile", sicuramente è una lettura profonda, che fa riflettere.

Sembra banale dirlo, ma credo che valga la pena ricordarlo ogni tanto....in tante, troppe, parti del mondo i più elementari diritti dell'uomo vengono negati, quei diritti che chi come noi è nato in occidente dà per scontati, che ci sembrano assolutamente dovuti, sono invece vietati e le persone che lottano per conquistarli vengono perseguitate e brutalmente punite! 

"Mi chiamo Tamila Soroush. E voglio le noccioline. Voglio il vino. Voglio guardare un uomo negli occhi senza provare vergogna. Mi chiamo Tamila Soroush. E VOGLIO TUTTO".

FIGHT FOR YOUR RIGHTS!!!  #merendinasostanziosa





   

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