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mercoledì 4 novembre 2015

Io che amo solo te

Otto anni dopo "Ho voglia di te" il sequel di "Tre metri sopra il cielo", Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti tornano sul grande schermo nel film "Io che amo solo te" tratto dall'omonimo libro di Luca Bianchini.
Ancora una volta belli come il sole, sono i co-protagonisti di una grande storia d'amore.

Ninella e Don Mimì, rispettivamente madre di Chiara (Chiatti) e padre di Damiano (Scamarcio) sono infatti i veri protagonisti di questo libro-film che, sebbene ruoti intorno e narri del matrimonio di Chiara e Damiano, in realtà descrive la storia d'amore dei loro genitori, promessi sposi quando erano ragazzi, ma che il destino, complice un po' di codardia, ha voluto separare.

Foto di Pamela Lodolo

La storia si svolge in un arco temporale di tre giorni, dal venerdì, giorno della vigilia delle nozze, alla domenica.
Il matrimonio di Chiara e Damiano diventa un vero e proprio evento in quel di Polignano a Mare. Lei la più bella del paese, lui il più ricco, figli di un amore incompiuto, sono certamente motivo di grande attenzione e chiacchiere per gli abitanti del paesino pugliese.
Naturalmente ne succederanno di tutti i colori: da sospetti tradimenti, al coming - out del fratello dello sposo... SPASSOSISSIMO!
Personalmente ho trovato il film brillante e divertente,  Michele Placido e Maria Pia Calzone  magistrali nei ruoli di Don Mimì e Ninella, Luciana Littizzetto perfetta nell'interpretare la petulante zia trasferita al nord ed infine Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti molto autentici nei loro ruoli.
Certo nel film non si è potuto dare rilievo a tutti quei personaggi che rendono il libro esilarante come: Vito Photographer, Pascal il truccatore più richiesto di Bari, Giancarlo Showman, Nancy, sorella di Chiara, aspirante cantante, ossessionata dalla sua verginità e dal suo peso, la signora Labbate, vicina di casa di Ninella e regina del Gossip del paese....
In ogni caso il film ha un buon ritmo e di sorrisi ne strappa parecchi, facendoti anche venire la voglia di prenotare le prossime vacanze a Polignano a Mare!   


Una commedia dolce-amara dove Damiano e Chiara scopriranno solo dopo le nozze di amarsi veramente e, a differenza dei loro genitori, di voler lottare per salvaguardare il loro amore.

Foto di Pamela Lodolo



































Il libro è ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE, unitamente al sequel "La cena di Natale", in cui Bianchini ci regala l'evolversi e l'avvicendarsi delle vite di tutti i personaggi ai quali ci si è inevitabilmente affezionati dopo la lettura del primo libro.
Per quanto riguarda il film cosa vi posso dire... Se avete già visto e apprezzato Riccardo Scamarcio  in Le Mine Vaganti, aggiungeteci Laura Chiatti come sua sposa, la  storia d'amore tra Michele Placido e Maria Pia Calzone, un matrimonio a dir poco faraonico, che a confronto quello tra Kate Middleton ed il Principe William è stato  "easy", il tutto incorniciato da uno degli angoli più magici della Puglia, la risposta vien da sè...    
Buona visione!

mercoledì 28 ottobre 2015

IL NEGOZIO DI CHIACCHIERE

#spazio alla lettura

Il negozio di chiacchiere di Massimiliano è il luogo comune e centrale dei due romanzi di Fausto Brizzi: CENTO GIORNI DI FELICITA' e SE MI VUOI BENE.



"M'infilai in un vicolo dietro piazza Venezia e mi fermai incuriosito davanti a un negozietto con una strana insegna dipinta a mano, come quelle di una volta: CHIACCHIERE". 



... ... ... quello non era un vero negozio. Era un posto speciale". (da SE MI VUOI BENE).
Sì, un posto veramente unico, di fatto la casa di Massimiliano, un poliziotto in pensione che ha deciso di aprire a tutti la sua piccola dimora al pian terreno ed accogliere chiunque avesse bisogno di compagnia.


Qui capita per caso Lucio il protagonista di CENTO GIORNI DI FELICITA'.
Perchè cento giorni? Perchè sono i giorni che i medici ritengono Lucio abbia ancora a disposizione. Nel primo capitolo del libro Lucio descrive i tre giorni più importanti della sua vita: quello in cui è stato concepito, quello in cui ha chiesto a Paola di sposarlo e quello in cui è morto. "Questa è la storia di come ho vissuto gli ultimi cento giorni della mia permanenza sul pianeta Terra in compagnia dell'amico Fritz. E di come, contro ogni previsione e logica, siano stati i giorni più felici della mia vita."
L'amico Fritz è il brutto male che ha colpito Lucio e sì, l'argomento è certamente drammatico, ma Lucio questi cento giorni se li vive alla grande, con le persone che ama e con un grande obiettivo: farsi perdonare da Paola per uno stupido tradimento che ha incrinato rovinosamente il loro rapporto.
E' una lettura triste? NO! anche se qualche lacrima la si versa. Il libro è ironico, semplice, a tratti amaro ma dove emergono chiari i valori importanti: la famiglia - Lucio ha due figli meravigliosi, Lorenzo e Eva, ai quali vuole lasciare il miglior ricordo possibile-  e l'amicizia, sia quella di vecchia data con Umberto, Corrado e Oscar, il suo mitico suocero pasticcere e fornitore ufficiale di ciambelle fritte, che quella nata da poco con Massimiliano, per l'appunto, e Giannandrea, un habituè del negozio di chiacchiere.
Proprio questi ultimi due personaggi li ritroviamo in SE MI VUOI BENE.
Si puo' dire infatti che il libro entra nel vivo nel momento in cui Diego, il protagonista, mette piede nel negozio di chiacchiere di Massimiliano.
Fino a quel momento abbiamo conosciuto Diego, avvocato di discreto successo, separato con due figli, fortemente DEPRESSO. Questo suo stato d'animo arriva all'apice perchè le persone alle quali chiede aiuto quando comincia a stare male, le persone, quindi, alle quali vuole bene e che sono a lui più care, sottovalutano il suo malessere lasciandolo solo.
La svolta a questo suo status, anzi a questo suo male di vivere, gliela dà proprio Massimiliano quando gli dice "La cosa difficile non è voler bene a qualcuno, ma fargli del bene. C'è una sottile ma fondamentale differenza". In altre parole, i tuoi amici ti hanno lasciato solo, non hanno capito, ma tu, alle persone a cui vuoi bene, hai veramente mai fatto del bene?? Diego si illumina! Decide, con l'aiuto dei suoi nuovi amici, di adoperarsi veramente per i suoi cari, cercando, spesso goffamente, di risolvere i loro problemi o superare le loro paure.
Sarà un susseguirsi di gaffe, di rocamboleschi scivoloni e di errori che mettono anche a rischio un'amicizia a lui carissima.
Si risolverà tutto? Ci sarà il lieto fine?
Posso dirvi che l'ho letto col sorriso.
Anche con questo libro Brizzi ha dato SPAZIO all'ironia ed alla simpatia dei personaggi ai quali inevitabilmente ci sentiamo legati e accomunati. Scorrevole e simpatico.
DA LEGGERE IN SEQUENZA, perchè troverete che ci sono altri dettagli e personaggi che accomunano le due storie.


#merendinasostanziosa
 

lunedì 19 ottobre 2015

SGUARDI che ti cambiano la VITA

Ho sempre pensato che esistessero due tipi di SGUARDI.
Sguardi quotidiani che ti passano a fianco senza lasciare traccia, e sguardi che invece ti porti dentro per tutta la vita.



Due anni fa, la mia prospettiva di vita è stata ridimensionata proprio da uno sguardo, uno sguardo spento di un bambino ancora troppo piccolo e indifeso. Uno sguardo desideroso di esprimersi e di tornare a essere bambino.
Da quel momento ho provato a riempire quello sguardo e a farlo brillare, anche solo per un attimo.

Quello è stato il primo di tanti sguardi che continuano a cambiare la mia vita.

Per questi piccolini diventi un’amica, una sorella maggiore.  
Sei una carezza, un solletico, un consiglio, una spalla su cui addormentarsi. E sei tu ora che anche attraverso il tuo sguardo li fai tornare bambini.
E ognuno di loro diventa per te un’emozione, un insegnamento.


È un abbraccio stretto al collo che ti toglie il fiato.
Sono le lacrime di un bambino che cerca di imparare a leggere in una lingua che non è la sua.
È la forza di un paio di gambine che camminano verso di te, quando poco prima erano troppo fragili per stare in piedi da sole.
Sono le storie fantastiche che ti prendono per mano e ti portano nel loro magico mondo.
Sono gli stessi sguardi che tornano per un attimo a risplendere su visini in attesa della loro più difficile e importante occasione: trovare finalmente un pò di pura felicità.


Se vuoi regalare un sorriso anche tu o raccontarci la tua esperienza, cerca la casa famiglia più vicina a te o scrivi a spazio@merendinadatiffani.com


#merendinagenerosa
Foto di Pamela Lodolo


lunedì 19 gennaio 2015

8 novembre 2014

CRI Il messaggio che mi hai inviato a luglio, in un momento difficile del mio rapporto personale con la tua malattia, ho trovato il coraggio "forse con troppa veemenza" di leggerlo, recitarlo, urlarlo... Imporlo a tutti i tuoi amici ieri in chiesa pregandoli, no scusa obbligandoli ad ascoltare bene il messaggio che mesi prima tu avevi "urlato con amore a me" oggi lo condivido nuovamente e chiedo a tutti quelli che ieri mi hanno sentito e non solo ascoltato, oggi di ballare come se nessuno li stesse guardando!

Per tanto tempo ho avuto la sensazione che la vita sarebbe presto cominciata, la vera vita!
Ma c’erano sempre ostacoli da superare strada facendo, qualcosa di irrisolto, un affare che richiedeva ancora del tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati… in seguito la vita sarebbe cominciata.
Finalmente ho capito che questi ostacoli erano la mia vita.
Questo modo di percepire le cose mi ha aiutato a capire che non c’è un mezzo per essere felici, ma che la felicità è il mezzo.
Di conseguenza, gustate ogni istante della vostra vita e gustatelo ancora di più quando lo potete dividere con una persona cara, una persona molto cara con cui passare insieme dei momenti preziosi, magici, indimenticabili; e ricordatevi che il tempo non aspetta nessuno.
E allora smettete di pensare di finire la scuola, di tornare a scuola, di perdere 5 kg, di prendere 5 kg, di avere dei figli, di vederli andare via di casa.
Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarvi, di divorziare.
Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una nuova macchina o una casa nuova.
Smettete di aspettare la primavera, l’estate, l’autunno o l’inverno.
Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere nuovamente e decidete che non c’è momento migliore per essere felici che il momento presente.
La felicità e le gioie della vita non sono delle mete, ma un viaggio.
Lavorate come se non aveste bisogno di soldi.
Amate come se non doveste mai soffrire.
Ballate come se nessuno vi guardasse…
Daisaku Ikeda

venerdì 11 aprile 2014

40 "MI PIACE"

Un invito
Qualeche parola #dresscode #cravattanera #maschera #smokingshock #piume #glitters #paillettes #speakeasy #prohibition becreative #eyeswideshot #glamur #gossipgirl #chuckbass #mariantonietta 
Festeggiare lei dietro ad una MASCHERA ...
Una maschera non sempre per nascondere a volte per scoprire...
Per scoprire che dientro ad un volto si nascondono occhi grandi, sorrisi immensi, amicizie eterne, giovani austere e vecchi burloni, rossetti fiammanti, calze a rete e tacchi a spillo, occhi da gatto e baffi da sceicco, papillon pelosi e gonne di piume, righe di calze e righe d'espressione, guanti di pizzo e smalti scintillanti, solchi intorno agli occhi e spesso intorno al cuore, cicatrici profonde e superficiali, anni che passano e anni che si fermano, capelli bianche e cappelli da signora, sorrisi di passione e sorrisi di speranza, giochi di sguardi e sussurri pericolosi, profumi trasgressivvi e messaggi nascosti, eleganti movimenti e delicati abbracci...maschere da scoprire