mercoledì 28 ottobre 2015

IL NEGOZIO DI CHIACCHIERE

#spazio alla lettura

Il negozio di chiacchiere di Massimiliano è il luogo comune e centrale dei due romanzi di Fausto Brizzi: CENTO GIORNI DI FELICITA' e SE MI VUOI BENE.



"M'infilai in un vicolo dietro piazza Venezia e mi fermai incuriosito davanti a un negozietto con una strana insegna dipinta a mano, come quelle di una volta: CHIACCHIERE". 



... ... ... quello non era un vero negozio. Era un posto speciale". (da SE MI VUOI BENE).
Sì, un posto veramente unico, di fatto la casa di Massimiliano, un poliziotto in pensione che ha deciso di aprire a tutti la sua piccola dimora al pian terreno ed accogliere chiunque avesse bisogno di compagnia.


Qui capita per caso Lucio il protagonista di CENTO GIORNI DI FELICITA'.
Perchè cento giorni? Perchè sono i giorni che i medici ritengono Lucio abbia ancora a disposizione. Nel primo capitolo del libro Lucio descrive i tre giorni più importanti della sua vita: quello in cui è stato concepito, quello in cui ha chiesto a Paola di sposarlo e quello in cui è morto. "Questa è la storia di come ho vissuto gli ultimi cento giorni della mia permanenza sul pianeta Terra in compagnia dell'amico Fritz. E di come, contro ogni previsione e logica, siano stati i giorni più felici della mia vita."
L'amico Fritz è il brutto male che ha colpito Lucio e sì, l'argomento è certamente drammatico, ma Lucio questi cento giorni se li vive alla grande, con le persone che ama e con un grande obiettivo: farsi perdonare da Paola per uno stupido tradimento che ha incrinato rovinosamente il loro rapporto.
E' una lettura triste? NO! anche se qualche lacrima la si versa. Il libro è ironico, semplice, a tratti amaro ma dove emergono chiari i valori importanti: la famiglia - Lucio ha due figli meravigliosi, Lorenzo e Eva, ai quali vuole lasciare il miglior ricordo possibile-  e l'amicizia, sia quella di vecchia data con Umberto, Corrado e Oscar, il suo mitico suocero pasticcere e fornitore ufficiale di ciambelle fritte, che quella nata da poco con Massimiliano, per l'appunto, e Giannandrea, un habituè del negozio di chiacchiere.
Proprio questi ultimi due personaggi li ritroviamo in SE MI VUOI BENE.
Si puo' dire infatti che il libro entra nel vivo nel momento in cui Diego, il protagonista, mette piede nel negozio di chiacchiere di Massimiliano.
Fino a quel momento abbiamo conosciuto Diego, avvocato di discreto successo, separato con due figli, fortemente DEPRESSO. Questo suo stato d'animo arriva all'apice perchè le persone alle quali chiede aiuto quando comincia a stare male, le persone, quindi, alle quali vuole bene e che sono a lui più care, sottovalutano il suo malessere lasciandolo solo.
La svolta a questo suo status, anzi a questo suo male di vivere, gliela dà proprio Massimiliano quando gli dice "La cosa difficile non è voler bene a qualcuno, ma fargli del bene. C'è una sottile ma fondamentale differenza". In altre parole, i tuoi amici ti hanno lasciato solo, non hanno capito, ma tu, alle persone a cui vuoi bene, hai veramente mai fatto del bene?? Diego si illumina! Decide, con l'aiuto dei suoi nuovi amici, di adoperarsi veramente per i suoi cari, cercando, spesso goffamente, di risolvere i loro problemi o superare le loro paure.
Sarà un susseguirsi di gaffe, di rocamboleschi scivoloni e di errori che mettono anche a rischio un'amicizia a lui carissima.
Si risolverà tutto? Ci sarà il lieto fine?
Posso dirvi che l'ho letto col sorriso.
Anche con questo libro Brizzi ha dato SPAZIO all'ironia ed alla simpatia dei personaggi ai quali inevitabilmente ci sentiamo legati e accomunati. Scorrevole e simpatico.
DA LEGGERE IN SEQUENZA, perchè troverete che ci sono altri dettagli e personaggi che accomunano le due storie.


#merendinasostanziosa
 

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