Il racconto di un lungo SPAZIO d'attesa per dare al mondo l'IDEA che mi ha cambiato per sempre la vita.
Tutto parte da due sorrisi che si incontrano, si corteggiano, si divertono, si innamorano e decidono con tutta calma di SPOSARSI.
Giovane, spensierata e finalmente SPOSATA, decido di mettere al mondo un figlio e dedico almeno 2 mesi della mia vita programmando e progettando il mese ideale per evitare la pancia ad agosto, per non partorire con il freddo, per collegare ferie, maternità e permessi, prendo informazioni su tutto quello che può succedere in gravidanza, inizio a consumare scatole di folina per evitare le malformazioni ma soprattutto comincio a notare che la mia città, Milano è popolata SOLO di mamme...
Dal giorno in cui ho iniziato a PROGRAMMARLO ho pensato ad almeno 100 diversi nomi, ho ipotizzato 1000 somiglianze, gli ho immaginariamente modificato il sesso per ben 10 volte, ho cercato di inserirlo in 12 stagioni e ho recuperato informazioni su tutti gli ospedali e su tutte le strutture di supporto alle mamme... una sola cosa mi ero scordata di fare, chiedermi come mai non stesse arrivando!
Il cervello programmava, il cuore se ne innamorava e il corpo... se ne fotteva!
Il vero problema è che quando il cuore e il cervello si alleano, il corpo viene automaticamente invaso da un senso di solitudine e di inadeguatezza.
Si riparte a programmare... visite, interventi, diagnosi, cure, ricerche e magicamente non si pensa più a come sarà lui o lei ma SE sarà mai un lui o una lei!
La prospettiva si modifica, si alterno i pensieri e si rivalutano i programmi iniziali.
Lo SPAZIO si allunga, si allarga e comincia a diventare INFINITO.
Nella lunga strada si incrociano ostacoli e si ripercorrono più volte le stesse vie, si attendono risposte, si fortifica l'amore di chi ti è vicino, si riconoscono le vere amicizie, si vive l'affetto delle persone, aumentano le paure, si scoprono nuove emozioni, si scovano risorse, si riattivano stati d'animo, si CONGELANO attimi che si trasformeranno in ETERNITA'...
Fin che un giorno arriva una telefonata.
In una mattina che ricordo come ricordo quello che sto facendo in questo istante, vivo tutta una serie di messaggi palesi e uno assolutamente irrazionale ma che è quello che mi fa capire che sono INCINTA.
Da quella telefonato smetto di PROGRAMMARE e vivo solo quello che mi arriva da dentro, ora lo SPAZIO tra noi si sta accorciando e quello che fino ad ora era solo un'IDEA diventerà MATTEO
e da quel momento 2+2 fa 3
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SPAZIO tra NOI di attesa, di sentimento, di fatica, di pianificazione, di pianto, di gioia, di dolore, di sorrisi, d'amicizia, di stanchezza, di sconforto, di progetti, di cambiamenti, di decisioni, di sorprese, di coincidenze, di certezze, di crescita ... e la nascita di un'IDEA che ogni mattina svegliandosi al mio fianco mi ha cambiato la vita.
Cercare la FORZA per dare SPAZIO a una vita è stata la scelta più faticosa affrontata fino ad oggi... e d'ora in poi è tutto in SALITA (cit. di telefonata storica a Laura)
BUONA FESTA della MAMMA
Ringrazio il cuore di mio marito, dei miei genitori, dei miei suoceri, dei miei cognati, di Laura che mi ha aperto la strada e di Sandra che mi ha dato la mano per percorrerla, di Ela che mi ha "curata", di tutte le amiche che mi sono state vicine, di tutti i loro mariti e fidanzati e ultimo ma non ultimo del centro Humanitas che grazie alla ricerca, alla medicina e ai medici è stato capace di darmi ciò che ho.