venerdì 13 novembre 2015

L'equazione che non torna - #iononhoparole

#spazio alla lettura
#merendinaclassica alla prese con: l'Equazione che non torna


L’uomo/equazione si presenterà a voi come uomo di mondo, forte e consapevole del suo charme, vi farà credere di essere un uomo esperto, coraggioso, sportivo quanto basta, disinteressato alle cose terrene, sublimato a un livello superiore che solo lui e “voi” (in quanto preda del momento) sarete in grado di raggiungere e poter godere di quel momento eterno: su un terrazzo sorseggiando vino di qualità, dove i colori del cielo si fonderanno con il mare per propiziare l’incontro di due giovani amanti che desidereranno solo osservarsi, scoprirsi…
Ecco, tutto ciò non esiste! 
Questo tipo di uomo è difficile da individuare, ma determinati aspetti potranno evitare di farvi cadere in trappola
L’equazione che non torna farà di tutto per farvi credere di essere interessato a voi, per farvi sentire le più belle e desiderate, ma se ben osserverete e ascolterete non vi chiederà mai nulla di voi, non vorrà conversare dei vostri interessi, si allontanerà ed eviterà di scoprire chi siete realmente. 


Egli prediligerà parlare di se stesso come un “uccello solitario che attende senza foga”, assaporando i momenti che la vita e il destino gli donano. Parlerà di sé, ma non troppo, più che altro concentrerà la vostra attenzione sulle sue qualità sportive o lavorative, senza farvi accedere, poi di fatto, all’aridità di sentimenti da cui è percorso.


La domanda da porsi è: perché definirlo equazione che non torna? 
Perché quest’uomo seppur bravo a parole, purtroppo nei fatti non arriverà mai all’obiettivo.
O meglio al vostro obiettivo perché di certo il suo riuscirà a soddisfarlo, vale a dire assaporare la conquista! Riuscire a fare in modo che voi cadiate preda del suo sortilegio applicato per mezzo della parola e del savoir-faire che certo non gli manca.

La conquista non avrà scadenza, l’equazione impiegherà tutti i mezzi e il tempo necessario, vi farà sentire ciò che desiderate ascoltare, mostrandosi una spalla su cui piangere nei momenti di difficoltà, un amico su cui contare per quattro risate in tranquillità.
Si definirà un uomo altruista che osserva il mondo a trecentosessanta gradi, un dolce “villano”, sempre pronto ad effusioni continue e smisurate.

L’arte di sapere avvolgere e cullare con le parole è di quest’uomo! Vi farà assaporare il prossimo incontro romanzandolo e cucendo intorno un sottile filo di speranza e trepidazione, solo per il gusto di farlo. Il più delle volte questo incontro sognato e agognato, non avverrà, ovviamente per cause di forze maggiore!

Perché in fin dei conti l’equazione farà di tutto per ottenere un appuntamento da voi, ma successivamente si darà alla macchia, accatastando scuse senza senso: sarà troppo impegnato culturalmente e socialmente, per poter trascorrere una piacevole serata con voi, seppur non desideri altro...
Naturalmente, potrà essere difficile da credere e anche da digerire una tale scusa, anche perché ammettiamo che il rifiuto o declinazione di un nostro invito, per la maggior parte delle volte, viene registrato dal nostro Ego come un’insolenza eccessiva, soprattutto se per molto tempo l’equazione ha insistito senza sosta.

Può anche accadere che per discolparsi di una tale offesa recataci, egli ci prometta una colazione sfarzosa, degna di imperatori, ovviamente gratuita. Ed eccovi lì: sveglia presto, ricerca del vestito, sistemazione dei capelli, look ideale non troppo provocante, né troppo casto, ma compatibile per una colazione, insomma eccovi pronte e in attesa dello squillo del citofono che però non suona mai!

I pensieri molteplici, la rabbia prima su tutte, successivamente la vergogna per esserci cascate.
Il problema è che nonostante tutto, potremmo ricaderci potenzialmente altre volte, perché la capacità dell’equazione di incantare con le parole non ha limiti. Saremo soggette a un incantesimo d’altri tempi, in cui quest’uomo farà sfoggio di un linguaggio che a noi parrà elevato ed elegante (in quanto affascinate irrimediabilmente), ma che di fatto si rivelerà inadeguato e anche, diciamocelo, grammaticalmente scorretto.
La filosofia di vita di quest’uomo è decisamente imbarazzante: egli crede che tutti i rapporti siano destinati alla rovina che i legami lunghi portino all’appiattimento delle emozioni, in quanto quest’ultimo predilige fugaci emozioni dettate dal momento, infatuazioni passeggere così come passeggere storie destinate dal principio a spegnersi, ma con possibilità di ritorno

Insomma incapace di mantenere e sostenere una relazione di qualunque tipo, egli fa della sua debolezza uno stile di vita.
Considererà i legami riduttivi, necessari solo a creare dei limiti verso il modo e lo stile di vita di una persona.

Proprio per questo non si farà alcun tipo di problema a socializzare con una vostra amica e magari lasciarsi un po’ andare con i discorsi e immaginare con lei, forse non proprio lo stesso scenario d’“amore”, ma alquanto simile.
Una volta colto in fallo, non ci sarà nessun motivo di cui vergognarsi: sì certo è interessato anche a lei, ma con voi è ben altra cosa… ha cercato di capire i vostri sentimenti, punzecchiando una vostra amica, poi, beh, se fosse riuscito nel suo intento, sarebbe stato solo un incidente di percorso.

Ecco la similitudine con il paradigma causa-effetto, solo che l’equazione ha dalla sua l’astuzia e una giusta, modesta, intelligenza abbinata ad una perfetta e inconfondibile spudoratezza.
La sua arma migliore è l’illusione. Gioca sulla speranza infondata della sua preda.
La sfortunata donna vivrà di una percezione soggettiva, indotta dall’equazione, che però non corrisponderà alla realtà oggettiva. Cosicché potrebbe accadere che mentre quest’ultima crede di stare vivendo l’inizio di una meravigliosa storia d’amore con l’uomo, potenzialmente, della sua vita, quest’ultimo la considererà soltanto un’amica con cui conversare in momenti di sconforto per risollevare il proprio Ego.
La poverina tratta in inganno continuerà a non comprendere tale atteggiamento e a vivere nell’incomprensione. Fino a quando, magari, un giorno, scoprirà da altri che il suo uomo è già impegnato da diversi anni in un’altra relazione...
L’emblema dell’equazione che non torna si racchiude in un’unica parola: Desiderare.
La sua apparente conquista nasce dall’esigenza di soddisfare i desideri da cui è percorso, ma una volta che questi stanno per avverarsi, divengono pericoli da evitare a tutti i costi. Un conto è desiderare, un altro avere! Ottenere qualcosa significa impegnarsi per quest’ultima e investire tempo e, forse, sentimenti; in questo caso l’equazione parrebbe risolta.
La nostra capacità sta nel scuoterci, risvegliarci da questo incantesimo che altrimenti non avrà fine, perché l’equazione pur di tenerci legate a sé farà di tutto, sapendo che potrà sempre contare su un piacere sicuro non appena ne avrà voglia, per arricchire la sua sconfinata autostima.


#merendinaclassica

2 commenti:

  1. davvero troppo divertente! Silvia sei un mito! alzi la mano chi non ha incontrato "un'equazione"! io sì e, con tutta la mia buona volontà, non ho mai capito niente di matematica e sempre mi rifiuterò di capirla! bruciare le equazioni al rogo e ballare intorno come vere streghe, quelle cattive!

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  2. :) Grazie Tiziana! Ognuna di noi almeno qualche volta, anche di sfuggita, ha incrociato un'equazione ;)

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